
«Nel ddl Anticorruzione, che già divide la maggioranza per l'aumento dei tetti minimi delle condanne, c'è una norma che sembra destinata a far discutere. Si tratta del nuovo reato di "Traffico illecito d'influenza" che si vuole introdurre nell'ordinamento e che è contenuto anche nella Convenzione di Strasburgo che l'Italia dovrebbe recepire. «Se passasse questa norma, l'intera attività di lobby che si fa in Italia, in assenza di un'adeguata regolamentazione, diventerebbe immediatamente fuori legge». Ad usare questi toni non è un deputato del Pdl, ma Pierluigi Petrillo, professore della Luiss, che prefigura la nuova fattispecie di reato nella sua lezione per il "corso di aggiornamento dell'Associazione Stampa Parlamentare".
«In Europa - spiega Petrillo - nessun paese fra quelli che hanno
ratificato la Convenzione, ha recepito tale norma». E passi la
legge anti-corruzione, ma che poi con la stessa si introduca il
reato di "corruzione tra privati" e di "traffico d'influenza per
favorire una persona" ci sembra davvero troppo. Chi commetterebbe
il reato di "traffico d'influenza nel promettere o procurare
vantaggio a sé o a terzi"? Nel mirino degli inquirenti finirebbero
preti, sindacalisti e politicanti di provincia (soprattutto nel
Mezzogiorno).
In un battibaleno, grazie a questa trovata del legislatore,
finirebbero sotto processo tutti coloro che aiutano amici, parenti
o conoscenti in evidente stato di disoccupazione. Finirebbero alla
sbarra tanti paesanotti che, ingenuamente, si rivolgeranno
all'amico in piazza dicendo "se mi fai prendere quel terreno o quel
trattore ti faccio un regalo": è corruzione tra privati, perché il
limite tra la legittima mediazione (che esiste in tutto il pianeta)
e la corruzione, certamente in Italia sarà davvero labile. E
l'obbligatorietà dell'azione penale spingerà perché s'iscrivano nel
registro degli indagati sia i grandi lobbisti che i mediatori di
paese, quelli che piazzano raccolti di patate e pollame ma anche
appezzamenti e altro.
Già c'è poco lavoro, e con questa sventagliata di novità anche
raccomandarsi al Padre Eterno, ed in preghiera, potrebbe incorrere
in "tentativo di traffico d'influenza", anche se puramente
spirituale. Ovviamente questi nuovi reati prevedono ampia
delazione. E tante vendette potrebbero andare a segno: "quello è
stato raccomandato!", "ho sentito il signor Gino che ieri al
biliardo prometteva un regalo al signor Pino in cambio di una mano
per l'acquisto di una 500 usata". L'impressione è che, per
interessi meramente di partito e di campagna elettorale, si voglia
nuovamente creare disagio al sistema economico italiano. «Sui
provvedimenti contro la corruzione bisogna giocare a carte scoperte
- afferma Antonio Leone (vice presidente della Camera) - gli
accordi raggiunti a palazzo Chigi fra i leader dell'attuale
maggioranza mista vanno rispettati.
Altrimenti è lecito pensare che il Pd tenti di alzare il tiro per
raggiungere altri scopi. Bersani, ad esempio, sembra voler
affiancare al cammino dell'anticorruzione la revisione della legge
sulla responsabilità civile dei magistrati, un accostamento
perlomeno anomalo». Intanto l'uomo di strada si chiede se serva
davvero questa nuova legge che, di fatto, potrebbe aumentare il
lavoro delle procure, rallentando giustizia e ripresa
economica.
Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:48