Beato il webmaster dell'Idv...

Vogliamo parlare dei bilanci dell'Italia dei valori e del suo uso dei finanziamenti pubblici? Per noi pavidi giornalisti della carta stampata il lavoro sporco lo ha fatto il sito "Linkiesta.it" andandosi a spulciare i bilanci dal 2008 al 2010 del partito personale di Antonio Di Pietro. In questi giorni, chissà perché, grandi paralleli tra il figlio di Bossi e quello di Di Pietro non sono stati fatti. Eppure basta chiedere ad Elio Veltri, Giulietto Chiesa e Achille Occhetto cosa ne pensano per venire sommersi da cifre e ricordi.

A tale riguardo va ricordato come la Cassazione abbia  deciso di fissare una pubblica udienza per decidere nel merito sul ricorso proposto dagli avvocati Libero Mancuso e Francesco Paola, difensori di Giulietto Chiesa, Elio Veltri, del Movimento politico de "Il Cantiere" e di associati ed ex associati all'Italia dei Valori contro l'archiviazione disposta dal Gip di Roma nel procedimento sulla gestione dei suddetti rimborsi elettorali da parte di Di Pietro, accusato di aver dato vita ad un soggetto politico con lo stesso nome del partito, composto da tre soli soci familiari, che si sarebbero sostituiti al partito nella richiesta e percezione dei rimborsi medesimi. Il coraggioso articolo di Alberto Crepaldi ci aiuta a capire di più di come funzioni questa contabilità ballerina di tutti i partiti politici nessuno escluso. 

Solo nel 2008 all'ultima tornata elettorale Di Pietro ha incassato 45 milioni di euro, pari al 150 per cento, come minimo, delle somme utilizzate. Poi le stranezze degli investimenti quasi in perdita:  4,7 milioni di euro di titoli che però hanno prodotto solo 22mila euro di interessi.  Infine il saldo negativo di 74 mila euro per la gestione finanziaria del 2009. Un mistero gaudioso. L'amministrazione dei conti è da anni nelle mani di Silvana Mura, fidatissima collaboratrice di Di Pietro, che, alla faccia della trasparenza, si è rifiutata di dare delucidazioni in merito al giornalista del sito su citato a proposito di alcune stranezze contabili. Tipo "il balzo del costo del lavoro diretto", passato da 597 mila 679 a 926 mila 703 euro ed i 480 mila 343 euro di "spese per collaboratori e consulenze". Poi c'è la voce "immobili occupati dall'IdV":  se alla spesa del 2010 si sommano quelle affrontate ogni anno nel periodo 2006-2009, il conto degli ammodernamenti degli ultimi 5 anni sale a poco meno di 900.000 euro. Le spese di rappresentanza ammontano a 373mila euro, mentre quelle relative ai canoni di locazione ammontano a 444 mila 913 euro, di cui 225mila euro riguardano la sede nazionale e circa 200mila euro la sede operativa di Bergamo e quella legale-amministrativa di Milano.  Ma ciò che sembra assurdo è il costo di circa 900 mila euro per pubblicare circa 800 interviste su "youtube" principalmente di militanti, membri della società civile e onorevoli vari. Una media di mille euro per video. Costi da tv più che da social network. A ciò si aggiungano altri quasi 600 mila euro per permettere "al Presidente del Partito e ai singoli parlamentari di interagire con il proprio elettorato attraverso aree di dialogo accessibili dal portale dell'Italia dei Valori". Insomma beato chi cura il sito di Di Pietro perché il suo portafoglio vedrà presto il regno dei cieli.

In terra. E in questa vita.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:15