L'infallibile Monti e lo scaricabarile

Monti continuerà pure a dichiararsi un tecnico duro e puro, però intanto la caratteristica principale del politico l'ha già fatta propria: dare la colpa agli altri per le cose che vanno male. Non siamo ancora arrivati ad uno dei corollari della celebre legge di Murphy, «Colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa», forse solo per il fatto che Monti non ride mai. Per il resto, però, per la caccia ai colpevoli, siamo già a buon punto. Prima era colpa di tutto il paese che non era pronto, poi l'altro giorno è stata la volta del governo spagnolo e della Marcegaglia. Un mea culpa mai, mi raccomando. 

Se le cose in Italia non vanno, non è certo per colpa dei professori. La cosa curiosa, poi, è che nessuno gli ha mai chiesto nulla. Tanto il popolo sa benissimo che Monti e i suoi colleghi stanno lì per fare le cose impopolari che la nostra classe politica non aveva il coraggio di fare. Per questo non si capisce nemmeno tutto questo bisogno da parte del premier di giustificarsi. È stato forse colpito anche lui dalla sindrome da esternazione di cui sono portatori (poco) sani tutti i nostri politici? Vuole forse limitare i danni d'immagine perché, al di là delle parole, pensa di rimanere in politica? Qualunque sia la risposta, una cosa è chiara: già Monti di suo non è simpatico, se poi continua a massacrare il popolo e a dare la colpa agli altri, tra un po' farà rimpiangere Berlusconi pure agli iscritti al Pci (quelli nostalgici, tipo Ferrando, sia chiaro, non Vendola, che è sempre stato un simpatizzante del Cav).

Mai come in questo periodo lo scaricabarile sembra diventato lo sport nazionale. La Lega viene travolta dallo scandalo? Ecco Bossi che dà la colpa ai figli (ad onor del vero, però, va detto che Renzo Bossi si è dimesso da consigliere regionale, mentre Penati, Boni e Lusi si sono dimessi dal partito, ma non dall'incarico per cui percepiscono vile danaro) e cerca di mantenere candida la sua anima. Lo scandalo della Margherita? Tutto risolto, abbiamo subito individuato il colpevole. Questo quanto ribadito da Rutelli proprio ieri mattina a Sky. Tutta colpa di Lusi, insomma, e se poi manca qualche milioncino non fa nulla, la matematica - a volte - è un'opinione. 

Spesso  silenzio sarebbe d'oro, ma in questo caso va di moda il "non" silenzio degli innocenti. Che chiaramente si sono assolti da soli. Perché il colpevole è sempre qualcun altro. Che sia Pagliuca - come nel celebre tormentone di "Mai dire gol" «Ma chi ha sbagliato, Pagliuca?» - o più banalmente il maggiordomo, poco importa.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:52