La cura Monti funziona: spread a 400

Le purghe dei tecnici fanno effetto: ieri, infatti, lo spread è riuscito nell'impresa (non facile) di sfondare quota 400. Tanti sono i punti che ora segnano il differenziale di rendimento tra i buoni decennali del tesoro italiano e i Bund teutonici. Un altro segno tangibile dell'entusiastica fiducia che i mercati nutrono nella Thatcher de' noantri. Ma non bisogna farne un dramma: ora che Berlusconi non c'è più, quello che ieri era lo spauracchio della stampa oggi è soltanto un numerino a tre cifre come un altro. 

Tutto questo nella giornata più nera del 2012 per Piazza Affari, con la Borsa che ha chiuso le contrattazioni a ribasso del 4,98% dell'indice Ftse Mib, fermo a 14.458 punti, minimo dell'anno. E per fortuna che per il Professore in loden la crisi dell'Eurozona doveva ormai essere acqua passata. Così proprio non va. Tanto che se n'è resa conto persino Emma Marcegaglia: ieri l'ex numero uno di Confindustria ha dichiarato alla stampa che la pressione fiscale in Italia è troppo alta. Meno male. Gli italiani non se ne erano proprio accorti.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:12