Il riordino del gioco online entrato in vigore dal 13 novembre 2025 ha ridisegnato il mercato italiano dell’iGaming, imponendo standard più severi, riducendo il numero degli operatori e introducendo un modello centrato sulla tracciabilità e sulla qualità dell’offerta.
Questo cambiamento riguarda principalmente gli aspetti regolatori, ma non dobbiamo sottovalutare anche la visibilità online degli operatori autorizzati, oggi chiamati a competere in un nuovo ecosistema in cui la pubblicità è limitata e le SERP possono essere influenzate da contenuti non sempre affidabili.
Per approfondire questi temi abbiamo intervistato Alessandro Piccolo, CEO di KenshoMedia e uno dei maggiori esporti a livello internazionale di SEO legata al settore iGaming.
Il nuovo sistema concessorio segna un cambiamento profondo. Quali effetti avrà sul mercato italiano nei prossimi mesi?
Il nuovo impianto concessorio ha introdotto un livello di selezione che non si vedeva da anni. Con 46 operatori e un solo dominio per ciascuno, il mercato diventa più leggibile e più facile da controllare. Gli operatori che hanno ottenuto la nuova concessione avranno più responsabilità e più visibilità, mentre per gli operatori poco trasparenti sarà molto più complicato trovare spazio nel nuovo sistema.
Allo stesso tempo, penso che per i consumatori italiani è decisamente un passo avanti: più trasparenza, meno confusione e una maggiore possibilità di distinguere chi opera in modo regolare da chi non lo fa.
Con la fine delle skin e la presenza di un unico dominio, la visibilità organica torna centrale. Che ruolo avrà la SEO in questa nuova fase?
La SEO assumerà un peso enorme perché gli operatori autorizzati hanno possibilità limitate sul fronte pubblicitario. Questo significa che le prime due pagine di Google diventano il luogo in cui si gioca la partita più importante tra i big del settore.
Sulla base degli obiettivi che si propone l’ADM, sarà importante presidiare keyword rilevanti, soprattutto quelle legate al gioco responsabile, ai bonus regolamentati, ai controlli ADM e alla sicurezza dei portali.
Un lavoro SEO ben strutturato permette di contrastare la visibilità dei siti non autorizzati, che spesso intercettano gli utenti proprio grazie a contenuti ‘ben posizionati’ ma privi di qualsiasi garanzia.
Ecco perché in questa fase la SEO può fare la differenza, soprattutto a livello di tutela dell’utente.
Come questi cambiamenti stanno influenzando le strategie degli operatori autorizzati?
Gli operatori stanno investendo molto di più in onboarding, sicurezza e assistenza. L’obiettivo è creare un ambiente semplice ma solido, in cui il giocatore percepisca immediatamente di trovarsi su un sito affidabile. Dal punto di vista SEO questo significa lavorare su contenuti chiari, aggiornati e facilmente verificabili. Non basta elencare le funzioni: bisogna spiegare bene come funzionano i limiti di deposito, cosa succede durante le verifiche KYC, quali strumenti ADM sono attivi. Più l’utente capisce, più rimane. E una buona SEO serve anche a far emergere queste informazioni.
Quale sarà, secondo lei, la prossima grande trasformazione del settore?
La prossima svolta arriverà dall’integrazione tra AI generativa, sistemi antifrode e regolamentazione europea unificata. Vedo un mercato dove i controlli saranno automatizzati, le transazioni sospette verranno bloccate in tempo reale e gli operatori saranno più simili a sistemi bancari che a piattaforme di intrattenimento. Parallelamente, crescerà l’adozione di modelli predittivi capaci di anticipare comportamenti anomali e prevenire rischi prima ancora che si manifestino, trasformando la gestione del gioco in un processo continuo basato sui dati.
Aggiornato il 09 dicembre 2025 alle ore 09:23
