Apple studia nuove funzioni satellitari per l’iPhone

Apple sta lavorando per espandere il supporto ai satelliti nella condivisione di foto e nell’uso di altre app. lo sostiene un nuovo report di Bloomberg. Il colosso di Cupertino potrebbe andare oltre l’uso dei satelliti per il solo invio di messaggi di emergenza. La Mela vuole aprire le sue interfacce di sviluppo software per consentire agli sviluppatori di abilitare le loro applicazioni allo scambio di dati via satellite. Questo permetterebbe, un giorno, di tenere connesso l’iPhone in qualsiasi punto al mondo, per comunicare con gli altri o scaricare le mappe di un percorso di navigazione anche quando si è fuori dal raggio di azione di una rete mobile o wi–fi. “L’idea”, scrive Bloomberg, “risale a dieci anni fa, quando si voleva far connettere gli iPhone direttamente alle reti spaziali, bypassando completamente gli operatori”. Un’estensione del servizio di Sos satellitare, introdotto con l’iPhone 14 nel 2022. Questo permette agli utenti senza copertura cellulare di contattare i soccorritori via satellite.

Nel 2023, Apple ha aggiunto l’assistenza stradale per gli automobilisti in Australia, Stati Uniti (incluso Porto Rico) e Regno Unito, lanciando poi l’invio e la ricezione di messaggi di testo tradizionali. “L’approccio è stato quello di possedere un set di funzionalità di base e offrirle gratuitamente”, continua Bloomberg, “per incrementare le vendite di iPhone, incoraggiare gli aggiornamenti e fidelizzare gli utenti all’interno del suo ecosistema. Per funzionalità più avanzate, Apple prevede di consentire ai clienti di pagare direttamente gli operatori, come SpaceX o altri fornitori di servizi satellitari”.

Frattanto, la Commissione europea, un paio di giorni fa, ha inflitto una multa ad Apple e Meta il 23 aprile per aver violato alcune norme della legge europea sui mercati digitali, da allora le due big tech avevano “60 giorni” di tempo per “proporre una soluzione alternativa. Quel periodo è scaduto. Nel frattempo, stiamo valutando le proposte presentate da Meta e Apple. Ci vorrà del tempo. Stiamo ancora dialogando con entrambe le aziende. Non posso pregiudicare l’esito di queste discussioni. È certo che, se fossero stati presentati impegni concreti e solidi, accettabili immediatamente, i casi sarebbero già stati chiusi. Non è così. Tutte le opzioni restano aperte”. Lo ha spiegato il portavoce della Commissione Thomas Regnier. “Non stiamo lavorando in modo isolato. Stiamo anche verificando con il nostro settore” ha spiegato il portavoce. Se i rimedi proposti sono soddisfacenti, “allora potremmo potenzialmente chiudere i casi”, se non sono, scatteranno delle multe periodiche che, ha ricordato Regnier, “potrebbero essere retroattive. Se non siamo ancora a quel punto è proprio perché il dialogo è ancora costruttivo con entrambi”.

Aggiornato il 12 novembre 2025 alle ore 17:07