
Instagram festeggia i suoi primi 15 anni. Il social delle immagini, che ha contribuito a cambiare il modo di comunicare, viene lanciato il 6 ottobre 2010 da Kevin Systrom e Mike Krieger. Appena due anni dopo, il servizio di rete viene venduto a Mark Zuckerberg. Di recente, ha raggiunto i tre miliardi di utenti attivi mensili nel mondo, doppiando il rivale cinese. Instagram viene creata come un’app solo per iPhone e nel logo iniziale aveva un omaggio agli scatti vintage Polaroid. A soli due mesi dal lancio aveva già raggiunto un milione di utenti, conquistati dalla possibilità di postare foto e modificarle con i filtri come Photoshop. Facebook mostra interesse ad acquistarla già nel 2011 quando aveva solo cinque dipendenti ma l’affare si chiude nel 2012 per oltre 1 miliardo di dollari, Una cifra irrisoria se si pensa al valore raggiunto nel tempo: l’ultima cifra ufficiale del 2018 parla di 100 miliardi di dollari. Ora l’app fa parte dell’ecosistema Meta.
Dopo l’acquisto di Facebook, Instagram cambia volto. Si aggiungono nuove funzioni, messaggi diretti, profili verificati, video e soprattutto la pubblicità che fa diventare la piattaforma anche una vetrina commerciale e favorisce la nascita di una professione nuova, i cosiddetti influencer, e dei creatori, i creatori di contenuti digitali. Poi Instagram prende a prestito dalle sue rivali due idee per attrarre i più giovani: nei 2016 arrivano le Storie che durano 24 ore, già lanciate da Snapchat; e nel 2020 debuttano i video brevi, i reels, che hanno fatto la fortuna di TikTok. Di recente è stata anche lanciata l’app nativa per iPad. “Se si guarda agli ultimi anni quasi tutta la nostra crescita è stata guidata da reel, messaggi diretti e dai suggerimenti. Continueremo a concentrarci su questi prodotti e a riorientare l’app in questo senso”, ha affermato Adam Mosseri, responsabile di Instagram.
Tuttavia, la piattaforma non è rimasta indenne alle polemiche. In particolare, nel 2021, le rivelazioni al Wall Street Journal di una ex dipendente di Facebook, Frances Haughen, fanno scaturire una inchiesta sulla salute mentale degli adolescenti su Instagram e audizioni da parte del senato americano sull’ecosistema di Meta. Secondo Haughen, in sostanza, l’azienda di Zuckerberg aveva anteposto la crescita e il coinvolgimento degli utenti e quindi il business al loro benessere. Da quel momento è partito un dibattito mondiale da parte di istituzioni ed esperti sull’iperconnessione e l’uso dei social media, soprattutto in relazione ai più giovani. Instagram, nel frattempo ha lanciato dei profili specifici per i teenager con più protezioni. L’Unione europea osserva intanto da vicino tutte le piattaforme digitali, tra cui Instagram, sia in chiave antitrust che per l’uso dei dati degli utenti anche per allenare i sistemi di Intelligenza artificiale e per la pubblicità. Temi sensibili su cui si è alzata la soglia di attenzione anche da parte degli utenti e dell’opinione pubblica. Proprio pochi giorni fa il capo di Instagram Adam Mosseri ha pubblicato un video in cui ha voluto sfatare la teoria secondo cui alcuni siti e app, tra cui la stessa Instagram, ascolterebbero segretamente le conversazioni degli utenti.
Aggiornato il 06 ottobre 2025 alle ore 16:48