
La geocodifica massiva degli indirizzi è qualcosa su cui le aziende investono ancora troppo poco. Un vero peccato, dal momento che rappresenta un elemento chiave per qualsiasi realtà desideri ottimizzare tempi, operazioni e risorse.
Emerge infatti come una soluzione efficiente e concreta, utile alla conversione dei dati in informazioni più attendibili. Gli indirizzi vengono lavorati partendo dall’individuazione delle coordinate geografiche, risultando così trasformati in elementi affidabili all’interno delle anagrafiche.
Il presupposto per una geocodifica massiva degli indirizzi in grado di garantire gli opportuni benefici risiede nell’utilizzo di software concepiti appositamente. Tra le soluzioni più valide troviamo quelle disponibili al sito address4.com, le quali si distinguono per l’adozione della tecnologia di cloud computing, assicurando una lavorazione in tempo reale a fronte di una condivisione ottimale tra le figure dei vari reparti, in maniera intuitiva e immediata.
Le proposte di Address4 sono pensate per le imprese di ogni dimensione e si rivelano altamente personalizzabili, permettendo il conseguimento di una quantità imponente di dati, che vengono così verificati, validati e resi immediatamente operativi.
Perché la geocodifica è molto più di una semplice geolocalizzazione
La geocodifica viene sovente confusa con la geolocalizzazione. I due termini, però, non indicano esattamente la stessa cosa e comportano l’adozione di software differenti. Ecco quali sono le differenze di base:
- la geolocalizzazione consiste nella rilevazione della posizione di un utente o di un dispositivo da lui utilizzato. I dati conferiti appaiono approssimativi e non di per sé esatti al 100%;
- la geocodifica parte da un processo opposto a quello della geolocalizzazione. Traduce infatti un indirizzo postale in una coppia di coordinate geografiche (latitudine e longitudine), dando modo di effettuare una localizzazione all’interno di qualsiasi mappa. In virtù di tale conversione le informazioni risultano pienamente affidabili.
I programmi utilizzati per i due processi sono diversi: quelli per la geocodifica sono altamente specializzati mentre quelli per la geolocalizzazione si rivelano d’uso comune. Fanno infatti parte della categoria soluzioni come Google Maps oppure Waze.
Geocodifica batch degli indirizzi: le caratteristiche
La geocodifica massiva o batch - come altresì nota - è una particolare tipologia di geocodifica; consente di convertire interi archivi di indirizzi, contenuti per esempio in un file Excel, in coordinate geografiche che si rivelano immediatamente pronte all’uso.
Il valore aggiunto di tale soluzione risiede nella sua rapidità ed efficienza: permette infatti di elaborare migliaia di indirizzi in tempi molto più rapidi di quelli che risulterebbero necessari qualora si procedesse a un intervento manuale, rendendoli pronti all’integrazione in sistemi quali quelli di navigazione, geomarketing, piattaforme logistiche e altri ancora.
Il risultato è una gestione dei dati che vede gli archivi trattati non più come elementi passivi quanto piuttosto come risorsa strategica e operativa. Ciò diventa possibile grazie all’adozione delle moderne tecnologie in cloud, le quali danno modo di semplificare l’accesso ai dati e ridurre i tempi di elaborazione degli stessi.
Quando optare per la geocodifica massiva degli indirizzi
I settori in cui viene comunemente utilizzata la geocodifica massiva degli indirizzi sono diversi e si confermano trasversali ai vari ambiti dell’economia. Si tratta, infatti, di una soluzione operativa che permette di agire su database estesi, cosa che torna utile alle realtà di molteplici comparti.
Viene spesso preferita alla geocodifica tradizionale dal momento che quest’ultima agisce su un indirizzo alla volta, rivelandosi più adatta per i privati piuttosto che per le aziende, che hanno invece bisogno di intervenire su una quantità ingente di informazioni.
Aggiornato il 18 giugno 2025 alle ore 08:55