
“Grok significa comprendere l’universo”. Lo ha detto Elon Musk lanciando la sua nuova sfida sul terreno dell’Intelligenza artificiale. Il tycoon non teme la concorrenza di colossi come OpenAI o la cinese DeepSeek. Per queste ragioni, saluta l’arrivo di Grok 3, l’ultimo chatbot della sua società xAI fondata a luglio 2023. Musk ha presentato la nuova creatura come “spaventosa e intelligente”, con 10 volte le risorse computazionali del suo predecessore rilasciato nell’agosto dello scorso anno. Il software, ha spiegato, è stato addestrato su dati sintetici e utilizza meccanismi di autocorrezione che evitano gli errori, noti come allucinazioni. C’è anche la funzione DeepSearch che cerca informazioni sul web e analizza i contenuti di X per elaborare un riassunto in base alla domanda ricevuta. Musk ha definito Grok 3 come “l’Ia più intelligente sulla Terra” in un mercato fortemente competitivo. Grok 3 è in grado di riflettere sugli errori che commette esaminando i dati per raggiungere una coerenza logica. “Perfezionerò il prodotto con il team per tutto il weekend, quindi sarò offline fino ad allora”, ha aggiunto. Grok 3 sarà disponibile prima agli abbonati di X (l’ex Twitter acquisito da Musk nel 2022, ndr) poi distribuito ad altri utenti.
Il lancio del software d’Intelligenza artificiale avviene mentre l’uomo più ricco del mondo sta sfruttando gli enormi poteri concessigli dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per ristrutturare e smantellare le agenzie federali. Ed entra in campo affollato di Paesi che corrono per introdurre prodotti più sofisticati ed economici. Come la startup cinese DeepSeek che poche settimane fa ha dato una scossa al settore con il lancio del suo chatbot R1 a basso costo: una sfida diretta alle ambizioni degli Stati Uniti di guidare il mondo nello sviluppo della tecnologia. Grok 3 si scontrerà anche con ChatGpt mettendo Musk contro Sam Altman, collaboratore diventato acerrimo rivale. Musk e Altman facevano parte del team di 11 persone che aveva fondato OpenAI nel 2015. Creato come contrappeso al predominio di Google nell’Intelligenza artificiale, il progetto ha ottenuto il finanziamento iniziale da Musk, che ha investito 45 milioni di dollari per avviarlo. Musk se ne andò tre anni dopo, e poi nel 2022 il rilascio di ChatGPT da parte di OpenAI creò una sensazione tecnologica globale, una che non vedeva Musk al centro e che rese Altman una star. Da allora, la loro relazione è diventata sempre più turbolenta e contenziosa. Appena una settimana fa il Consiglio di amministrazione di OpenAI ha rifiutato un’offerta guidata da Musk di rilevare la società per quasi 100 miliardi di dollari.
Aggiornato il 18 febbraio 2025 alle ore 14:34