Cupertino sorprende Wall Street. Apple ha superato le stime trimestrali di profitto della Borsa nonostante le vendite di iPhone siano risultate più basse rispetto allo stesso periodo del 2024. Deludono anche le vendite in Cina, dove il colosso informatico risente della crescente concorrenza di Huawei e Xiaomi. Da Pechino arriva anche DeepSeek, la startup di Intelligenza artificiale che ha fatto tremare la Silicon Valley e sollevato dubbi sul modello di business di Big Tech per l’Intelligenza artificiale. Gli ultimi tre mesi del 2024 si sono chiusi per Apple con ricavi in aumento del 4 per cento a 124,30 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 124,1 miliardi. L’utile è salito a 36,33 miliardi. I ricavi da iPhone sono risultati pari a 69,14 miliardi, meno dei 71,04 miliardi su cui scommetteva il mercato. In Cina i ricavi sono scesi dell’11 per cento a 18,51 miliardi, sotto i 21,57 miliardi attesi dagli analisti. “Questo è il nostro trimestre migliore di sempre”, ha detto l’amministratore delegato Tim Cook. I risultati arrivano mentre su Apple aleggia l’ombra dei dazi di Donald Trump sulla Cina e sui produttori di semiconduttori di Taiwan. E lasciano gli investitori alla finestra, con i titoli che oscillano a Wall Street nelle contrattazioni after-hours. La trimestrale non convincente ha invece penalizzato Microsoft, che ha chiuso a Wall Street in calo del 6,2 per cento, segnando la sua peggiore seduta dal 2022. I conti di Microsoft hanno mostrato una debolezza nel cloud, con la divisione che include Azure cresciuta del 31 per cento, sotto le attese degli analisti. Complessivamente i ricavi del secondo trimestre dell’esercizio fiscale sono saliti del 12 per cento a 69,6 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su quota 68,92 miliardi. L’utile netto è salito del 10 per cento a 24,1 miliardi.
Aggiornato il 31 gennaio 2025 alle ore 16:11