È una piccola rivoluzione. OpenAI incalza Google e apre la ricerca con l’Intelligenza artificiale a tutti, anche in Italia, uno strumento lanciato a ottobre e fino ad ora disponibile solo per gli utenti a pagamento. Ora arriva l’apertura globale, anche agli utenti Free, con la possibilità di fare ricerche nel web con ChatGpt. Potere dato anche alla modalità vocale avanzata. È un cambiamento culturale ed economico della società guidata da Sam Altman che mira a drenare nuovi utenti dalla concorrenza e si avvia a consolidare la sua posizione tra i big della tecnologia. SearchGpt, così si chiama il concorrente di Google, era stato presentato a luglio scorso mentre ad ottobre era stato aperto solo agli utenti abbonati a ChatGpt. In pratica è un motore di ricerca interno al chatbot che può effettuare ricerche su Internet, con informazioni aggiornate, in base alle richieste degli utenti. Invece dei classici link restituiti dai motori di ricerca tradizionali, SearchGpt risponde alle domande in modo più informale, con un testo a cui vengono allegate le fonti da cui ha prelevato i risultati. È disponibile sia sull’app sia sul desktop e l’icona per la ricerca è quella del mondo.
“L’aggiunta di questa funzionalità dà a ChatGpt la possibilità di accedere alle informazioni in tempo reale e, ovviamente, di cercare risposte su Internet”, spiega Kevin Weil, direttore del prodotto di OpenAI. “Stiamo rendendo l’esperienza di ChatGpt più semplice da conoscere grazie alle informazioni aggiornate provenienti dal web la distribuiamo a centinaia di milioni di utenti”, aggiunge Adam Fry, responsabile Ricerca ChatGpt. OpenAI fa inoltre sapere che gli utenti saranno in grado di usare la modalità di ricerca mentre dialogano con ChatGpt (con la funzione advanced voice non accessibile però in tutti i paesi); e che sta implementando un sistema per velocizzare la ricerca di alcuni tipi di siti, come ad esempio quelli per la prenotazione di hotel. SearchGpt fa parte del particolare calendario dell’avvento di OpenAI, che consiste in 12 giorni di annunci pre-natalizi.
Tra i principali, avvenuti nei giorni scorsi, l’apertura di Sora lo strumento che con l’Intelligenza artificiale può generare filmati da 5 o 20 secondi solo basandosi su indicazioni scritte. Una funzione che ha destato preoccupazioni nel mondo del cinema e dei creativi e che al momento non è attivo nei paesi Ue per le stringenti normative. La novità SearchGpt si inserisce in un ampio contesto di competizione tra i big della tecnologia. Google in primis che detiene il 90 per cento della quota di mercato dei motori di ricerca, ma anche Meta e altre realtà più piccole come Perplexity AI che stanno lavorando agli sviluppi dell’intelligenza artificiale e alle interazioni con gli utenti. Sullo sfondo, il collegamento di OpenAI a Microsoft, importante investitore, che a sua volta sta cercando di espandere la portata del suo motore di ricerca Bing rispetto a Google. Un risiko in cui al momento la società guidata da Sam Altman sta traendo benefici: si è avviata verso la valutazione di 157 miliardi di dollari grazie ad una recente tornata di raccolta fondi che includeva appunto Microsoft, SoftBank e il produttore di chip per l’Ia Nvidia.
Aggiornato il 18 dicembre 2024 alle ore 17:28