CRO: cos’è, perché è importante e come ottimizzarlo

A volte capita che delle centinaia o migliaia di persone che visitano il vostro sito, solo una piccola percentuale compia l’azione desiderata. Per situazioni come questa, bisogna intervenire analizzando il tasso di conversione, un parametro fondamentale per valutare l’efficacia di qualunque progetto online.

Nel settore si fa riferimento al CRO, acronimo di Conversion Rate Optimization, ovvero il processo di miglioramento di tutti gli aspetti che agevolano le azioni positive da parte di chi visita il sito web.

Migliorare il tasso di conversione permette di attirare più visitatori, ma soprattutto trasformare quelli già presenti in utenti attivi e coinvolti. In sostanza, quindi, le attività mirate a migliorare il tasso conversion rate optimization per il sito riguardano la ricerca di problemi e delle relative soluzioni. Vediamo tutti i dettagli.

Cosa si intende per CRO?

Il CRO è l’insieme di tecniche e strategie che mirano a migliorare il tasso di conversione di un sito web. In termini semplici, si tratta di trasformare una maggiore percentuale di visitatori in clienti o in utenti che compiono una determinata azione. Più nello specifico, si tratta di capire cosa spinge una persona a prendere una decisione o cosa la spinge a desistere: colori, testi, prezzi, struttura del sito, design e così via.

Grazie a una serie di strumenti e approcci, è possibile tenere traccia delle attività degli utenti sul sito web, quindi osservare come le persone interagiscono con le pagine, dove si soffermano e quando decidono di abbandonare il sito. Questi dati permettono di individuare i punti critici e di intervenire in modo mirato per migliorare l’esperienza complessiva. Il risultato? Un sito più efficace, che risponde meglio alle esigenze degli utenti e alle vostre.

Perché il CRO è così importante?

L’ottimizzazione del tasso di conversione permette di sfruttare al massimo le risorse già a disposizione, quindi di migliorare nell’immediato con investimenti più contenuti. In genere le attività di digital marketing hanno maggior efficacia quando inserite nell’arco di una strategia multi-disciplinare, quindi per ottimizzare il CRO bisogna guardare anche altri orizzonti di crescita.

Un altro aspetto degno di nota è che il CRO vi aiuta a comprendere meglio il vostro pubblico: ogni modifica apportata al sito, ogni test A/B effettuato, vi offre informazioni utili sulle preferenze e sulle abitudini degli utenti. Questo vi permette non solo di aumentare le conversioni, ma anche di costruire una relazione più solida e duratura con chi visita il vostro sito.

Come ottimizzare il CRO del vostro sito?

La risposta a questa domanda dipende dal livello di partenza del sito web. In generale, per ottenere risultati concreti, l’ottimizzazione del tasso di conversione deve seguire un approccio basato sui dati.

Il primo passo, infatti, consiste nel raccogliere informazioni sul comportamento degli utenti attraverso strumenti come Google Analytics, heat-map o session recording. Questi strumenti servono a identificare i punti di forza e di debolezza del vostro sito, in modo che possiate focalizzarvi sulle aree che richiedono attenzioni o miglioramenti.

Una volta individuati i punti critici, dovrete sperimentare, in genere tramite test A/B, perché è uno degli strumenti più potenti per capire cosa converte e cosa, invece, scoraggia gli utenti.

Infine passate al design: ci sono elementi come i colori, i pulsanti e le call-to-action che non possono essere scelti a caso, ma in termini di coerenza con il messaggio che volete trasmettere.

Aggiornato il 13 dicembre 2024 alle ore 11:01