Abbiamo il nemico in casa e frequenta le nostre accademie militari. Parola del generale di Corpo d’Armata, Stefano Mannino, che ci dice quasi con orgoglio in un convegno pubblico tenutosi alla Camera dei deputati e trasmesso anche da Radio Radicale (clicca qui per ascoltare) che personale iraniano e cinese studia a casa nostra la cybersecurity e le sue interazioni con l’Intelligenza artificiale. Presso il Centro alti studi per la difesa, Scuola superiore universitaria ad ordinamento sociale della difesa. Acronimo da omen nomen: Casd/Suoss.
Come a dire: insegniamo al nemico come spiarci meglio. Come se loro a casa propria non avessero già abbastanza competenze e know-how del settore. Poche parole pronunciate durante un convegno patrocinato dalla Camera dei deputati (Intelligenza artificiale. I prossimi passi nelle scienze politiche e nelle relazioni internazionali. Roma, 13 novembre 2024. Con la partecipazione del vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè) ma che fanno pensare a un Paese ormai pieno di spie iraniane e cinesi annidate ovunque, anzi invitate gentilmente, come fossimo nel Marocco in cui fu ambientato il film Casablanca con l’indimenticabile Humphrey Bogart.
Non è che si possa dire altro al riguardo oltre a sentire e a risentire queste affermazioni candidamente fatte dal generale in questione. Se non bastavano i corpi separati dello Stato, gli spioni di cui si occupa il pm Raffaele Cantone annidati in ogni ganglio della polizia giudiziaria che si occupa di criminalità organizzata, ecco una new entry: lo studente cinese e iraniano che viene fatto partecipe dei nostri progressi in materia di cybersecurity e di Ai. Complimenti vivissimi!
Aggiornato il 15 novembre 2024 alle ore 13:05