Il lancio di Call of Duty: Black Ops 6 si è rivelato un successo senza precedenti, confermato ufficialmente da Microsoft. Durante un incontro con gli azionisti, Satya Nadella, Ceo della compagnia, ha dichiarato che questo nuovo capitolo ha realizzato il miglior debutto di sempre per la serie Call of Duty, segnando un traguardo storico. Le vendite su PlayStation e Steam, infatti, registrano un incremento del 60 per cento rispetto a quelle di Modern Warfare III del 2023, e il rilascio su Xbox Game Pass ha portato a un record di nuovi abbonamenti in un solo giorno.
Le premesse del successo erano già evidenti nelle ore successive al debutto, quando sullo shop di Steam il numero di giocatori ha superato quello registrato al lancio di Modern Warfare II e III. La strategia di Microsoft di rendere immediatamente disponibile Black Ops 6 su Xbox Game Pass si è dimostrata vincente, con un potenziale incremento degli abbonati stimato tra i 2,5 e i 4 milioni, a scapito delle vendite fisiche. Tuttavia, il gioco continua a vendere ottimamente anche nelle piattaforme tradizionali, complice la forte domanda da parte dei fan. Black Ops 6 ripropone la formula classica che ha reso celebre il franchise: modalità death match, partite a obiettivi e l’opzione veterano. A cui si aggiunge una variante chiamata faccia a faccia, che consente battaglie su mappe più ristrette e intense. La principale innovazione è la modalità “esecuzione”, una rivisitazione di “Vip”, dove il giocatore designato come obiettivo può contare su bonus e su una maggiore resistenza.
Dal punto di vista tecnico, Black Ops 6 si distingue per la qualità del multiplayer, con un’attenzione particolare alla gestione delle rinascite e alla stabilità del netcode. Sulle mappe classiche da sei contro sei, il sistema di spawn sembra funzionare senza problemi. Ma sulle mappe strike, di dimensioni ridotte, alcuni giocatori hanno segnalato episodi di spawn kill, un problema in cui i nemici colpiscono i giocatori appena rinati da posizioni strategiche. La connettività è generalmente solida, anche se si riscontrano occasionali episodi di desync, con discrepanze tra il time to kill (Ttk) e time to die (Ttd), probabilmente causate dalla latenza tra i giocatori. Il lavoro del team di sviluppo di Los Angeles si riflette anche in un comparto narrativo solido, con una campagna che rispetta le alte aspettative e una modalità zombie che richiama l’epoca d’oro della serie. L’attenzione dedicata a perfezionare i movimenti e le meccaniche di gioco sembra destinata a ridefinire gli standard della saga per gli anni a venire.
Aggiornato il 01 novembre 2024 alle ore 11:13