Italia-Germania: un nuovo carro armato per la difesa Ue

Un carro armato per la nuova generazione di veicoli da combattimento digitalizzati, in grado di dialogare con i satelliti e prendere decisioni in tempo reale grazie all’Intelligenza artificiale. Ieri, è stat annunciata la joint venture tra Leonardo e l’azienda tedesca Rheinmetall. L’accordo è stato presentato a Roma dagli amministratori delegati dei due gruppi, Roberto Cingolani e Armin Papperger. Un “primo passo verso un concetto di difesa europea che apre la strada a ulteriori sviluppi”, ha esordito il dirigente italiano. Questa iniziativa ha un significato, simbolicamente e storicamente, profondo. La prima comunione di intenti “a livello europeo in cui si crea una struttura societaria di questo tipo, una joint venture tra due colossi europei che pone le basi per un sistema europeo di difesa”, ha spiegato Cingolani. La società verrà costituita legalmente nel prossimo trimestre.

Leonardo e Rheinmetall sperano che il loro esempio diventi uno standard, e che l’alleanza tra grandi aziende europee nel settore inizi a creare compagnie capaci di competere con gli omologhi degli Stati Uniti e cinesi, eliminando duplicazioni e sovrapposizioni che rendono scoordinato e farraginoso il settore della difesa Ue. Una prospettiva da allargare anche a nazioni fuori dallo spazio comunitario ma alleate, come dimostra il programma Gcap per la produzione di caccia di sesta generazione con gli inglesi di Bae Systems e i giapponesi di Mitsubishi, un’intesa ormai alla stretta finale, ha anticipato Cingolani, che ha parlato di “un’accelerazione nelle ultime settimane” e si è detto molto ottimista. “Abbiamo concorrenti che sono il doppio di noi, bisogna accorparsi e allearsi, mettere in comune le tecnologie, evitare sprechi e sovrapposizioni”, ha aggiunto l’ad di Leonardo. E ancora: “La nostra responsabilità sociale come grandi imprese è convincere gli Stati che questo è un investimento per il futuro, per la sicurezza del continente, per la sicurezza dei nostri figli e nipoti”, ha chiosato Cingolani.

La Leonardo Rheinmetall military vehicles avrà sede legale a Roma e il suo polo produttivo a La Spezia, e la prima impresa della nuova azienda sarà la produzione del prossimo Main Battle tank italiano, contemporaneamente alla nuova piattaforma Lynx per il programma Armored infantry combat system, nel quadro dell'investimento da 20 miliardi per rinnovare entro 10 o 15 anni tutti i sistemi di trasporto di fanteria con macchine multifunzionali. Non solo carri armati ma anche veicoli da recupero, da ingegneria e da posa ponti. “Il governo italiano sta facendo la cosa giusta: ragionare nel lungo periodo”, ha commentato l’ad Papperger. I nuovi prodotti di Leonardo Rheinmetall strizzano l’occhio anche alle esportazioni. “La piattaforma è a un livello tra i migliori del mondo, credo stabilirà un nuovo stato dell’arte”, ha dichiarato Cingolani.

INDUSTRIA BELLICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Le parole d’ordine della recente avventura italo-tedesca sono: difesa multidominio e interoperabilità. I diversi veicoli da battaglia devono comunicare e interagire in uno scenario concreto monitorato dal satellite, con “decisioni prese in tempo reale dall’Intelligenza artificiale che analizza tutti i dati del continuum digitale, macchine che dialogano l’una con l’altra”, ha spiegato l’amministratore delegato di Leonardo. “C’è molto di più, ci sono anche droni da ricognizione, serve l’Ia per combinare queste informazioni, nessun uomo è in grado di prendere le decisioni corrette in contemporanea”, ha aggiunto Papperger. Chiaramente, in questo modo si è insinuata la paura che un attacco al satellite madre possa mettere fuori uso in un colpo solo tutto l’arsenale, ma Cingolani ha rassicurato che “si tratta di sistemi ibridi con satelliti ad alta e bassa quota, sono sistemi abbastanza ridondanti da prevenire il rischio di diventare ciechi a causa della distruzione di tutti i satelliti”. In ogni caso, su ogni mezzo c’è sempre un conducente, con sensori e strumenti. Il futuro dell’industria bellica Ue, è senz’altro interessante. Con Italia e Germania che mostrano la strada.

Aggiornato il 16 ottobre 2024 alle ore 11:54