Tecnologia del vetro e climatizzazione: il convegno

Nei giorni scorsi si è svolto nell’Aula magna dell’Università di Roma La Sapienza presso la storica Facoltà di Architettura di Valle Giulia, un convegno dal titolo Fisica Tecnica Ambientale Innovativa. Sono stati affrontati i temi della tecnologia del vetro e della climatizzazione con le aziende Agc Flat Glass Italia e Mitsubishi Electric Europe B. V. Italian Branch.

Roberto Galante, International building projects manager di Agc Flat Glass Italia, ha esposto brillantemente l’ampia varietà dei prodotti vetrai disponibili per gli architetti e ingegneri progettisti, sottolineando un qualcosa che, per i non addetti ai lavori, sembra strano, inaspettato. Cioè, che il vetro è una parola che cela un’ampia classe di prodotti. Partendo dalla banale classificazione per colore, esistono poi, vetri specifici per massimizzare la trasparenza, ma anche, vetri selettivi che fanno passare la luce e non la radiazione infrarossa solare, per consentire il risparmio energetico al momento del condizionamento.

Esistono, inoltre, vetri sui quali si depositano dei prodotti per enfatizzare l’attenuazione delle onde elettromagnetiche per ambienti ospedalieri per o per la cybersecurity, o al contrario, per enfatizzare la propagazione del 5G, per incrementare la copertura indoor. Oltre ai doppi o tripli vetri classici, che banali non sono, Agc propone la tecnologia Fineo. È unica nel panorama mondiale: prevede l’accoppiamento sottovuoto di 2 vetri garantendo un isolamento termico al top, con trasmittanza pari a 0,7 W/m2K che è anche una soluzione più leggera rispetto ai tradizionali doppi vetri. Fineo necessita quindi di un telaio più piccolo, più leggero, garantendo così più luce nella stanza. È esperienza comune che, sostituendo i vecchi singoli vetri con un serramento a doppio vetro, aumentando la dimensione del telaio, specie nelle finestre piccole, quasi ci si penta. Con la tecnologia Fineo il telaio potrebbe restare lo stesso. Galante ha anche sottolineato che con la tecnologia Fineo, accoppiato a un vetro basso emissivo, si raggiunge il valore di trasmittanza pari a 0,4 W/m2K.

Floriana Terracciano, Sales national key, Account manager, corporate & service, Sales department, Air conditioning division, Living environmental, Systems group di Mitsubishi Electric Europe B. V. Italian Branch, ha esposto soluzioni innovative negli impianti di riscaldamento, condizionamento, trattamento dell’aria e produzione di acqua calda sanitaria. Tra le varie tecnologie esposte, spicca la Vrf che, con il dispositivo particolare Bc, consente di facilitare l’installazione, ma soprattutto, di risparmiare in bolletta grazie al recupero energetico. Il concetto banalmente è evocabile con questa domanda retorica: perché prendere il calore da fuori quando, per esempio, già in una stanza fa troppo caldo ed in essa si deve accendere il condizionatore per abbassare la temperatura?

Ecco il dispositivo Bc provvede a miscelare i gas proprio per far questo, limitando al massimo il coinvolgimento dell’unità esterna; non solo facilita anche l’installazione perché dall’unità esterna partono due tubi che vanno al dispositivo Bc, posto dentro casa e, da esso, partono tante coppie di tubi per le singole unità interne (i classici split). Quindi, non come accade con i tradizionali multisplit dove dall’unità esterna partono tante coppie di tubi quante sono le unità interne (split). Floriana Terracciano ha desiderato sottolineare come il gruppo Mitsubishi sia anche molto attento a limitare la footprint ambientale per limitare il cambiamento climatico.

Aggiornato il 21 giugno 2024 alle ore 10:05