Il dominio underwater, la Marina del futuro e le nanotecnologie

Si è recentemente svolto a bordo della nave Cavour il convegno “Immersi nel Polo nazionale della dimensione subacquea: alla scoperta del futuro”, alla presenza del ministro della Difesa, Guido Crosetto.

L’evento, primo appuntamento ufficiale del Polo nazionale della subacquea dopo l’inaugurazione avvenuta lo scorso dicembre, è stato preceduto da una riunione del suo Consiglio di Coordinamento interministeriale (Cci), presieduto dal capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio di Squadra Enrico Credendino e composto dai delegati dei Dicasteri contribuenti alla governance del Polo ovvero i Ministeri della Difesa, delle Imprese e Made in Italy, dell’Università e Ricerca nonché della Protezione civile e Politica del mare. Protagonisti della tavola rotonda qualificati relatori rappresentanti l’anima multidisciplinare del Pns, tra i quali il Scsmm, ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto (presidente del Comitato di direzione strategica del Pns). I lavori convegnistici rappresentano un risultato e una preziosa occasione per approfondire lo stato dell’arte delle attività del polo e discutere del suo futuro quale catalizzatore di eccellenze italiane legate all’innovazione e alla ricerca underwater, tra le quali istituzioni, imprese, startup e mondo universitario. Presente ai lavori anche la presidente Sabrina Zuccalà, con la società di formulati nanotecnologici 4WardAerospace&Defence, che sta lavorando alla creazione di un sistema industriale e imprenditoriale atto ad implementare la ricerca costante di soluzioni innovative per migliorare l’efficienza e la sicurezza degli aeromobili e delle imbarcazioni.

Uno degli sviluppi più interessanti in questo ambito è l’applicazione della nanotecnologia nei trattamenti superficiali dei materiali compositi, che promette di migliorare la resistenza alla corrosione dell’ambiente marino. “Con le navi della stiamo conducendo diversi test sull’utilizzo delle nanotecnologie per eliminare la corrosione dovuta agli agenti atmosferici e alla salsedine e per far diminuire l’attrito nell’acqua ed il proliferare di vegetazione e altri organismi, allo scopo di aumentare le prestazioni in termini di velocità, diminuire i consumi ed i cicli di manutenzione”, aveva dichiarato Sabrina Zuccalà al Festival internazionale della geopolitica europea, prima di recarsi presso la nave Cavour alla presenza del ministro della Difesa.

Il Polo nazionale della dimensione subacquea (Pns) è un inedito modello di hub tecnologico e un’incisiva espressione di “sistema-Paese”, per la tutela dei vitali interessi nazionali, correlati al mondo sommerso. L’impiego delle attuali nanotecnologie in ambito marino spazia dal più semplice prodotto idrorepellente, a quello estremamente più complesso, composto da nanocontainers e nanosensori capaci di ottimizzare i sensori di numerose imbarcazioni.

La società 4WardAerospace&Defence ha rilanciato e incrementato una sinergia con il Politecnico di Torino, dove nell’ambito di alcune tesi universitarie coordinate dal professore Enrico Cestino, si sono definite delle procedure di test con l’obiettivo di quantificare il vantaggio di questa tecnologia in laboratorio prima di applicarla in uno scenario operativo in mare. La cantieristica navale e gli armamenti innovativi rappresentano settori importanti per la ricerca dei trattamenti nanotecnologici.

Aggiornato il 15 maggio 2024 alle ore 11:49