Una nuova missione lunare è partita da Cape Canaveral, in Florida. A 52 anni di distanza dall’ultimo lancio americano, il razzo Vulcan Centaur si è staccato dal suolo terrestre alle 9 di stamattina (ora italiana) e, dopo un’ora di volo, ha inviato verso la sua destinazione la navicella Peregrine, che allunerà attorno al 23 febbraio, secondo il programma della missione. Si tratta del volo inaugurale del razzo della United Launch Alliance, con il primo lander privato americano che atterrerà sul suolo lunare tra un mese e mezzo. La Nasa ha comunque dato il suo sostegno – economico e non – alla missione, con un finanziamento di 108 milioni di dollari, che serviranno perlopiù a svolgere diversi esperimenti scientifici sul satellite naturale per conto dell’agenzia spaziale a stelle e strisce. Lo ha riferito l’emittente televisivo Cnn. La United Launch Alliance, che sente la pressione della concorrente SpaceX, gioiellino di Elon Musk, ha dichiarato di avere in programma all’incirca 70 missioni.
Oltre ai cinque strumenti scientifici della Nasa, la navicella Peregrine (nominata come il volatile più veloce al mondo) trasporta altri 15 macchinari per conto di diverse società private del Messico, del Regno Unito e della Germania. L’equipaggio a bordo, dal momento dell’allunaggio, avrà a disposizione circa 10 giorni prima di trovarsi sul lato oscuro della luna, fattore che renderà impossibili gli esperimenti.
Ma la missione della United Launch Alliance non è l’unica ad essere partita con il Vulcan Centaur da Cape Canaveral questa mattina. A bordo del razzo si trovano anche 265 capsule con resti umani e campioni di Dna – tra cui quelli degli ex presidenti degli Stati Uniti John F. Kennedy, George Washington e Dwight Eisenhower, ma anche del “creatore e diversi membri del cast della serie televisiva originale di Star Trek, nonché di Philip Chapman, assieme a persone di ogni ceto sociale, interesse e vocazione” – per conto della società di sepoltura spaziale Celestis. Questo carico, per quanto possa sembrare macabro, è destinato a fluttuare per sempre nello spazio profondo, dove i “sepolti” trascorrano l’eternità orbitando intorno al sole. O almeno, questo è quanto auspica Celestis.
Aggiornato il 08 gennaio 2024 alle ore 15:30