Washington medita di tagliare interamente Huawei dai fornitori americani. Gli Stati Uniti intendono vietare tutte le vendite al colosso internazionale della telefonia mobile sospettato da tempo di avere legami con Pechino e l’esercito cinese. L’intenzione è dettata da timori per la sicurezza nazionale. Lo riportano i media Usa, citando fonti dell’amministrazione americana secondo le quali gli Stati Uniti potrebbero sospendere le licenze alle aziende americane per esportare alla società cinese. Le vendite delle aziende americane a Huawei sono limitate già da anni, dai tempi di Donald Trump che ha imposto alle aziende Usa l’obbligo di ottenere licenze per vendere apparecchiature al colosso cinese.
La replica cinese è tempestiva e molto piccata. Pechino è “seriamente preoccupata” dopo che i media americani hanno riferito che l’amministrazione guidata da Joe Biden valuta di tagliare del tutto Huawei dai fornitori Usa, vietando tutte le vendite hi-tech per i timori legati alla sicurezza nazionale. Il commento della portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning è durissimo: “È pura egemonia tecnologica”, ha detto. “La Cina si oppone con forza alla generalizzazione Usa del concetto di sicurezza nazionale, all’abuso del potere statale e all’irragionevole soppressione delle società cinesi”.
La vicenda sta emergendo quando nel weekend è attesa a Pechino la prima visita del segretario di Stato Antony Blinken, non ancora confermata da Pechino, negli sforzi per migliorare le comunicazioni bilaterali. “Questa pratica viola tutti i principi dell’economia di mercato e le regole economiche e commerciali internazionali, minando la fiducia della comunità internazionale nell’ambiente imprenditoriale statunitense: è una pura egemonia tecnologica. La Cina continuerà a salvaguardare con decisione i diritti e gli interessi legittimi delle società cinesi”. La mossa Usa sarebbe dettata da timori per la sicurezza nazionale, in base a fonti dell’amministrazione americana, comportando il blocco delle licenze alle aziende americane di vendita al colosso di Shenzhen, già limitate da anni.
Aggiornato il 31 gennaio 2023 alle ore 12:48