Tutti gli uomini di Elon Musk

Per realizzare la sua visione aziendale Elon Musk – che ha recentemente acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari – ha “piazzato” strategicamente diversi uomini della sua cerchia di fiducia. C’è perfino qualcuno che collabora con il patron di Tesla dai tempi di PayPal, il primo grande successo di Musk. Subito dopo aver rilevato il social, il businessman ha licenziato i quattro dirigenti di lungo corso dell’azienda, per poi passare a un downsizing di massa, che ha interessato circa la metà del personale. Il Washington Post ha individuato i “condottieri” di Elon Musk, che lo affiancheranno nella sua crociata per la libertà di espressione sulla piattaforma.

Il primo è Jason Calcanis, un collaboratore di lunga data dell’imprenditore. Investitore tecnologico e – tra le altre cose – conduttore di podcast, a lui si deve l’inversione di rotta che ha finalmente convinto Musk a procedere con l’acquisto di Twitter, dopo aver ritirato in un primo momento l’offerta. Secondo il quotidiano statunitense a Calcanis “si devono le idee di Musk su come cambiare Twitter prima dell’acquisizione”.

Poi, è il turno di Jared Birchall. Uno dei consiglieri più stretti di Elon, capo del suo family office dal 2016, ne gestisce la “fortuna personale” secondo il Wp. Prima di Musk, è stato il Senior vice president di Morgan Stanley per sei anni. Ha contribuito a creare e programmare il finanziamento per l’acquisizione di Twitter. Inoltre, Birchall aiuta Musk nella compravendita delle sue case e organizza l’assunzione delle sue guardie del corpo.

Anche l’avvocato di che ha seguito il contenzioso tra il social e l’imprenditore, sembrerebbe dover restare a lungo termine nei ranghi dell’azienda. Il suo nome è Alex Spiro, e sembra uscito da uno dei migliori legal drama della televisione. Neanche quarantenne, ha difeso personalità dello spettacolo del calibro di Jay-Z, Chance the Rapper e Kanye West. Inoltre, ha seguito il caso dell’atleta Aaron Hernandez. L’avvocato dovrebbe gestire gli affari legali, le relazioni con il Governo e le politiche di Twitter.

Non poteva mancare, alla tavola rotonda di Musk, David Sacks. I due si conoscono da una vita, e insieme hanno fatto una fortuna con PayPal, nei primi anni 2000. Con la vendita della società si sono a dir poco sistemati, e da allora l’imprenditore ha investito in start-up tecnologiche, tra cui Airbnb, Facebook e Uber. Per il Washington Post, Sacks compare in un indice di documenti con un e-mail ufficiale, sotto il titolo di “ingegnere del software del personale”.

L’ultimo profilo tracciato dal quotidiano è una vecchia conoscenza del social network. Si tratta di Sriram Krishnan, che ha lavorato allo sviluppo di Facebook, Snapchat e, appunto, Twitter. Adesso fa parte della società di venture capitalist, Andreessen Horowitz, in cui lavora principalmente agli investimenti in criptovalute. Per quanto riguarda il suo rapporto con Elon Musk, Krishnan ha “dato una mano” – sotto forma di 400 milioni di dollari – per l’acquisizione del social network, andata a buon fine il 28 ottobre scorso.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 11:37