Come contrastare la contraffazione online

La contraffazione online, i reati finanziari e il cybercrime sono fenomeni strettamente correlati. È quanto emerge dalla conferenza finale del progetto Fata (From Awareness To Action), svoltasi all’Università Cattolica di Milano, nel corso della quale si è discusso anche di quali misure adottare per prevenire e contrastare l’evoluzione delle emergenze. Il progetto è realizzato da Crime&tech, spin-off di Università Cattolica-Transcrime, con il Ministero dell’Interno – Direzione centrale della Polizia criminale – Servizio analisi criminale e con il supporto di Amazon.

Il prefetto Vittorio Rizzi, vicedirettore generale della Pubblica sicurezza, direttore centrale della Polizia criminale sostiene che, “per affrontare questo fenomeno criminale, pervasivo e in continua evoluzione, occorre implementare ulteriormente la collaborazione tra i diversi attori pubblici e privati, sviluppare attività formative trasversali e predisporre ogni utile strumento di condivisione che metta a fattor comune le diverse competenze per affrontare le sfide del futuro”.

Il professor Ernesto U. Savona, direttore del centro di ricerca Transcrime e ceo di Crime&tech-Università Cattolica del Sacro Cuore, è convinto che “l’evoluzione della contraffazione online e la crescente convergenza con reati finanziari e cyber richiedano un approccio innovativo e integrato di tutti questi attori. Il progetto Fata è il primo passo in questa direzione”.

Kebharu Smith, Director della Counterfeit Crimes Unit di Amazon, comunica che “il numero di contraffattori citati in giudizio o denunciato rispetto allo scorso anno è aumentato del 300 per cento. In Italia, supportiamo sia le piccole e medie imprese italiane sia i marchi iconici come Ferragamo e Valentino per identificare le violazioni della proprietà intellettuale, segnalarle alle autorità e agire contro i contraffattori. Ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto con istituzioni e forze dell’ordine, e a esplorare nuove modalità di collaborazione e condivisione delle informazioni, come suggerito nel rapporto Fata. Siamo più efficaci quando lavoriamo insieme”.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 11:35