Covid spinge 5G, mezzo miliardo di abbonamenti nel 2021

Il Covid è stato un volano per la tecnologia e sta spingendo anche il 5G. Entro la fine del 2021 gli abbonamenti alle reti di quinta generazione nel mondo saranno oltre 580 milioni, al ritmo di 1 milione di nuove sottoscrizioni al giorno. Cina, Nord America e gli Stati arabi sono primi per numero di abbonati, mentre l’Europa è partita a rilento. È il quadro che emerge dall’Ericsson Mobility Report, arrivato alla ventesima edizione. “Siamo entrati in una nuova fase del 5G, imprese e società si stanno preparando ad un mondo post-pandemico, con la digitalizzazione supportata dal 5G che giocherà un ruolo fondamentale”, spiega Fredrik Jejdling, Executive Vice President e Head of Networks di Ericsson.

Durante il primo trimestre 2021, gli abbonamenti alle reti di quinta generazione associati ad un dispositivo con a bordo il 5G sono cresciuti di 70 milioni e si prevede, appunto, raggiungano i 580 milioni entro fine anno. Secondo il rapporto, il 5G diventerà la generazione “mobile” più rapidamente adottata di tutti i tempi, con 3,5 miliardi di sottoscrizioni e una copertura del 60 per cento della popolazione mondiale prevista entro la fine del 2026. In pratica, le reti di quinta generazione dovrebbero superare il traguardo del primo miliardo di abbonamenti due anni prima rispetto a quanto fatto dal 4G Lte. Questo sarà possibile grazie alla crescente accessibilità dei dispositivi commerciali (più di 300 modelli di smartphone 5G sono infatti già stati annunciati o lanciati) e anche grazie al traino di Paesi come la Cina. Il ritmo di adozione del 5G, infatti, varia molto da regione a regione: l’Europa, ad esempio, è partita più lentamente e paga un ritardo rispetto a Paesi come Cina, Stati Uniti, Corea, Giappone e i cosiddetti mercati del Consiglio di Cooperazione del Golfo, cioè Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Katar.

Più in generale, dal rapporto di Ericsson emergono anche altre osservazioni come la crescita esponenziale del traffico dati. Continua ad aumentare di anno in anno e si prevede che salirà di circa cinque volte raggiungendo nel 2026 i 237 exabyte al mese (1 exabyte corrisponde a 1 miliardo di gigabyte). Gli smartphone, che attualmente veicolano il 95% di questo traffico, stanno consumando la maggior quantità di dati mai registrata. In media ogni utente consuma 10GB al mese e si prevede che ne raggiunga i 35GB entro la fine del 2026.

Aggiornato il 16 giugno 2021 alle ore 17:57