Tra le competenze del futuro, di cui, a detta di centri studi ed istituti di ricerca, ci dovrebbe essere maggiore necessità, oltre ai professionisti del digitale, della sanità, del green, e della cibernetica, vi sono anche le attività legate al mondo dell’intelligence. Non solo nell’ambito delle agenzie governative ma anche in altre realtà, economiche e non, che necessitano di informazioni ed analisi tempestive, aggiornate e complete, al fine di operare scelte puntuali ed efficaci; dalle grandi multinazionali alle Ong, dalle associazioni di categoria ai mega-network informativi, dalle case editrici agli istituti di ricerca.
Il temine “intelligence” può facilmente riportare alla mente, qualora ci si lasci sopraffare da un eccessivo esercizio di superficialità, figure quali 007 o i suoi vari emuli letterari, protagonisti sui piccoli e grandi schermi. Eppure, l’operatore di intelligence è un professionista che usa molto più il cervello che i muscoli. È un soggetto colto ed equilibrato, in grado di cogliere i dettagli dei fenomeni, dei documenti, delle situazioni, dei fatti sottoposti ad analisi, con ampia attitudine a correlare le sintesi parziali per individuare lo scenario più plausibile in relazione alla mission dell’istituzione di riferimento. Per questo è fondamentale che approcci ai propri impegni scevro di ogni pregiudizio, lontano da ogni tabù, depurato di ogni faziosità, sviluppando le proprie attività in ambiti squisitamente razionali ma senza rinunciare ad una giusta dose di sana fantasia e opportuna creatività.
Nel libro, a firma di Renato Caputo e Vittorfranco Pisano, “I come Intelligence”, l’operatore di intelligence, quello in fieri od anche quello che ha già un certo bagaglio di esperienze, ma pure il professionista, avvocato o giornalista che sia, troveranno una serie di informazioni utili a comprendere questo “mondo”, dai più considerato lontano. Per il principiante, il libro rappresenta un vero e proprio manuale per individuare e comprendere, con approccio tassonomico, le varie sfaccettature del mondo delle informazioni e della sicurezza. Per l’operatore già un po’ rodato, il testo contribuisce a sistematizzare una serie di conoscenze, acquisite magari in modo frammentario, organizzandole con logica consequenziale. L’inedita e pericolosa combinazione di rischi “tradizionali” e di nuove “minacce ibride” impone all’operatore di intelligence moderno un surplus di cultura ed un approccio sempre più collaborativo, ed in tale ottica il volume aiuta a ricercare gli strumenti più idonei per inserire la propria attività in un contesto multidisciplinare.
Non è un caso se oggi il Sistema di sicurezza della Repubblica ha attive 23 collaborazioni con atenei nazionali; le difficili e complesse sfide professionali tipiche del comparto intelligence necessitano di un approccio “scientifico” in cui convergano vari “saperi” da integrare in modo coerente e chiaramente finalizzati agli obiettivi da perseguire. Il volume in questione, quindi, consente di penetrare la multiforme realtà dell’intelligence, i cui successi non sono il frutto di estemporanea improvvisazione ma di rigorosa pianificazione e scrupolosa metodologia, e fornisce al lettore sia gli schemi più consolidati e sperimentati nel settore, offrendo, peraltro, un bagaglio conoscitivo per individuare una propria metodica analitica attagliata alle proprie attitudini.
I come Intelligence, in definitiva, è un testo dal taglio tecnico-scientifico ma elaborato sulla base delle solide esperienze degli autori che hanno saputo amalgamare (e presentare al lettore) gli aspetti accademici con le realtà proprie “del campo”.
(*) Tratto da Il Nodo di Gordio
(**) Renato Caputo-Vittorfranco Pisano, “I come Intelligence. Indispensabilità & limiti”, Il Mio Libro
Aggiornato il 23 marzo 2021 alle ore 09:03