![Il “doodle” interattivo dedicato ai bambini](/media/3866314/ansa_doodle.jpg?crop=0.1958448523012338,0,0.057118082219833138,0&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=133140792030000000)
I linguaggi di programmazione per bambini furono introdotti circa 50 anni fa, Google li ha celebrati ieri con un “doodle” interattivo che sostituisce il classico logo del motore di ricerca.
È un gioco a più livelli, con difficoltà crescente: bisogna dare istruzioni a un coniglio per fargli raggiungere una carota messa alla fine. L’iniziativa di Google rientra nell’ambito delle iniziative per la “Computer Science Education Week” (CSEdWeek), organizzata in tutto il mondo per coinvolgere i bambini nello studio e nell’uso dei linguaggi di programmazione che consentono ai più piccoli di imparare con sistemi facili e intuitivi a programmare. Tra i primi a svilupparli ci fu Seymour Aubrey Papert, informatico del Mit (Massachusetts Institute of Technology) che insieme ad altri ricercatori mise a punto “Logo”, il primo sistema di programmazione pensato per i bambini.
Negli anni Ottanta la cultura del “coding” si è sviluppata di pari passo alla diffusione dei personal computer nelle nostre case. Negli anni l’interesse per questa materia è cresciuto sempre di più. Il doodle di ieri è stato realizzato da Google anche in collaborazione con Scratch, altro progetto del Mit di Boston che prevede un sistema di programmazione molto semplice, attorno al quale si è sviluppata una comunità che ha prodotto circa 30 milioni di progetti condivisi.
Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 03:20