L’ultima novità in fatto di ecosostenibilità, arriva dall’Energy Efficiency Global Forum di Washington. Lo scorso 9 maggio, infatti, la Thyssenkrupp Elevator, ha presentato una nuova tecnologia, “capace di integrarsi con tutti i componenti di un ascensore, anche molto vecchio”, e di ridurre a zero il consumo di energia.
L’azienda tedesca, tra le leader mondiali nella produzione di ascensori, ha messo a punto un meccanismo composto da un innovativo centro di controllo, collegato a un sistema che permette di recuperare l’energia durante la frenata e da un pannello fotovoltaico poco più ampio della cabina, da disporre sul tettino della stessa, per azzerare totalmente il consumo dell’impianto. Grazie a dei sensori intelligenti che inseriscono la modalità “stand-by” o “hybernate” è possibile migliorare l’efficienza energetica di un ascensore anche quando non è in funzione, quindi per circa il 70 per cento del tempo.
“I consumi degli ascensori - ha dichiarato Andreas Schierenbeck, Ceo di Thyssenkrupp Elevator - sono spesso trascurati, ma in verità sono il centro della futura efficienza energetica delle nostre città”.
Effettivamente, se si considera che al momento al mondo ci sono 12 milioni di ascensori, che trasportano ogni giorno più di un miliardo di persone e che l’applicazione della nuova tecnologia, permetterebbe l’abbattimento del 10% dei loro consumi energetici, sarebbe un punto di svolta inestimabile per le sorti del nostro pianeta. Mentre l’Italia vanta il triste record di Paese con “il parco ascensori più vasto (un milione), ma anche il più anziano in Europa (il 40 per cento degli impianti in funzione ha più di 30 anni e oltre il 60 per cento è dotato di tecnologie moderne)” un esempio dell’avanguardistico ascensore in America è già stato installato all’interno del One World Trade Center di New York.
“Siamo orgogliosi di rivelare oggi i nostri progressi nello sviluppo di un sistema che può aiutare a sviluppare una nuova visione e porre le basi per la prossima generazione di prodotti intelligenti, basati sul risparmio di energia” ha proseguito Schierenbeck, vantando un approccio assolutamente in linea con la Direttiva 2010/31/Ue sulla Prestazione energetica in edilizia, secondo la quale entro il 31 dicembre 2018, gli edifici occupati da enti pubblici o di proprietà di questi ultimi, dovranno raggiungere lo status Nzeb (Near Zero Energy Building).
Dovranno quindi essere, come ha chiaramente spiegato l’amministratore delegato di ThyssenKrupp Elevator Italia, Luigi Maggioni, “edifici ad altissima prestazione energetica e fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo, coperto in maniera molto significativa da fonti rinnovabili, compresa l’energia da rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze”.
Aggiornato il 12 maggio 2017 alle ore 20:11