L’innovazione non   supera la burocrazia

Per parlare di innovazione e digitale richiamare il paradosso di Zenone di Elea – con il quale il filosofo del V secolo a.C. sosteneva che il movimento è pura illusione, in difesa delle tesi del suo maestro Parmenide – potrebbe apparire per molti versi eccessivo se non contraddittorio. Eppure… L’Agid – Agenzia per l’Italia Digitale – varata con decreto legge 22 giugno 2012 (convertito in legge 7 agosto 2012) aveva per obiettivo quello di “coordinare le azioni in materia di innovazione per promuovere le tecnologie Ict a supporto della Pubblica amministrazione, garantendo la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana in coerenza con l’Agenda digitale europea”.

Il succitato decreto legge, che includeva ovviamente anche altre misure, titolava “Misure urgenti per la crescita del Paese”. Si potrebbe aprire una interessante querelle sul concetto di urgenza, visto che lo statuto è stato approvato dopo quasi 2 anni. Nel pieno della calura estiva è stata nominata la (discussa) direttrice dell’Agid, Alessandra Poggiani. Lo scorso 31 ottobre sono stati finalmente scelti anche i 12 componenti del “Tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale italiana”, presieduto da Stefano Quintarelli (parlamentare di Scelta Civica e apprezzato esperto di nuove tecnologie). C’è quindi un “Tavolo permanente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”, presieduto da Paolo Coppola. Coppola e Barberis sono inoltre rispettivamente consiglieri in materia di innovazione del Ministro Madia e del Premier Renzi. Antonio Palmieri, deputato Forza Italia è inoltre il fondatore dell’ “Intergruppo parlamentare per l’innovazione e il digitale”…

A questa complessa “impalcatura” fa però da contraltare una situazione tragicomica dello stato del digitale in Italia. E per rendersene conto basta consultare i dati elaborati dalla Commissione Europea. Nella mattinata del 4 novembre, il Politecnico di Milano, in collaborazione con Confindustria Digitale, ha promosso una riflessione sullo stato dell’arte e sulle prospettive future, a partire dai risultati dell’Osservatorio sul digitale realizzato dallo stesso ateneo meneghino. Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’Osservatorio, ha sostenuto che l’Italia abbia gli ingredienti giusti per servire il “piatto dell’innovazione”. Esiste un senso di urgenza condiviso, esistono ormai anche le conoscenze e la coscienza dei vantaggi che la svolta digitale può portare in termini di efficienza, risorse, rilancio ed occupazione, esiste finanche una partecipazione attiva di quella fetta di società che chiede a gran voce il cambiamento.

A detta di Perego quel che manca è però un “pentolone” in cui mescolare in modo efficiente gli ingredienti, un luogo di confronto e di proposte che indichi le direzioni da prendere anche sulla base di alcuni casi di successo. I decreti attuativi dell’Agenda digitale sono però in ritardo, il senso di urgenza è tale forse solo a parole, conoscenze e competenze sono spesso disperse e comunque ridondanti. Quanto alla partecipazione poi, a fronte di una grande spinta, ci si scontra spesso con altrettanta frustrazione. Interessante l’intervento di un infervorato Giuliano Noci – Professore del Politecnico, che non si nasconde nel dire a chiare lettere che il “re è nudo”. Per quanto tutti evidenzino i vantaggi del digitale, di fatto nulla si concretizza perché l’Agenda digitale non è entrata nei piani strategici ed attuativi delle istituzioni pubbliche. Queste sacche di resistenza e questo ritardo continuano a far perdere competitività al Paese.

Basti in tal senso ricordare che l’83% delle imprese fallite in Italia nel 2013 non aveva neppure un sito web. Occorre partire da un cambio di paradigma, da una svolta che sia prima di tutto culturale. Manca infine una cabina di regia e una strategia di comunicazione forte. Quello del digitale è un treno sul quale l’Italia deve salire al più presto. Ci auguriamo che l’Agenzia per l’Italia digitale non divenga l’ennesimo caso di superfetazione burocratica.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:52