Game on: il mondo dei videogiochi

Settima puntata della nostra breve "storia dei videogiochi". Mentre i pc-compatibili sembrano avviarsi verso il dominio assoluto nel mercato, un colosso si staglia all'orizzonte con aria minacciosa.

PRIMA DEL TERREMOTO 

(1993-1994)

Nel 1993, il fondatore di Electronic Arts, Trip Hawkins, lancia il 3DO, un ibrido pc-console basato su un processore a 32 bit e su un lettore cd, con il supporto di una sconfinata moltitudine di case software e di produttori hardware. La prima macchina ad uscire sul mercato è quella di Panasonic, seguita qualche mese dopo da quelle di Sony e Goldstar. Malgrado una copertina del settimanale "Time" (1994 product of the year) e una gigantesca operazione di marketing, il tutto si rivela presto un flop di dimensioni grandiose, soprattutto a causa del prezzo (599 dollari al lancio). Atari, reduce dal bruciante insuccesso del Panther, ci prova con il Jaguar, che viene lanciato nel novembre del 1993 a New York e San Francisco (mentre il resto degli Stati Uniti deve aspettare i primi mesi del 1994). Evidentemente, però, i felini di grossa taglia non portano bene all'azienda fondata da Nolan Bushnell. E dopo l'ennesimo insuccesso commerciale Atari è costretta ad abbandonare per sempre il mercato dell'hardware per concentrarsi sullo sviluppo di videogiochi. Fino al 2001, anno di nascita del Microsoft Xbox, nessuna società americana proverà più ad avventurarsi per l'insidioso sentiero della vendita di console. Intanto Nintendo e Sega annunciano sistemi con tecnologia a 64 bit, ma poi preferiscono concentrarsi su costose (e poco vendute) espansioni per Super Famicom e Megadrive. Nelle sale-giochi, invece, soltanto Daytona Usa riesce a farsi notare perché, anche se si tratta del solito simulatore di guida, il suo motore 3D rappresenta davvero lo stato dell'arte della tecnologia videoludica. Per tutti quelli che già pronosticano un decennio di monopolio dei personal computer nel settore dei video-giochi, però, una sorpresa è proprio dietro l'angolo.

LO TSUNAMI PLAYSTATION

(1995-98)

È dalla seconda metà del 1991 che si sente parlare di una cosa chiamata "playstation". I bene informati spiegano che si tratta di un progetto, nato da una collaborazione tra Nintendo e Sony, per dotare il Super Famicon di una periferica cd-rom. Passano i mesi, ma l'insuccesso del Sega-Cd raffredda gli entusiasmi iniziali e, nel maggio del 1992, Nintendo e Sony rompono il sodalizio. Tutto sembra essere finito nel nulla, fino a quando i vertici della Sony non scoprono che la "Grande N", in realtà, sta trattando segretamente con la Philips per dare vita ad un lettore compatibile con il formato Cd-i (acronimo di compact disc interactive, un sistema ideato da Philips che avrà un limitato successo nel settore dell'educational). I dirigenti della Sony, disgustati dall'atteggiamento della Nintendo, decidono di reagire all'affronto e mettono alla frusta un esercito di ingegneri con un solo obiettivo: sviluppare una console a 32 bit, dotata di un lettore cd e capace di scalzare la Nintendo dal trono del mercato mondiale. Nasce così, da uno sgarbo e da una vendetta, il successo più formidabile della storia dei videogiochi. La Playstation viene presentata in Giappone nell'inverno del 1994 e quando arriva, qualche mese più tardi, in Europa e Stati Uniti, può già contare su un valido pacchetto di titoli (conversioni arcade come Ridge Racer e giochi originali come Toshinden) oltre che su un prezzo molto competitivo (299 dollari: quasi cento in meno di quanto avevano calcolato gli analisti di mercato e la concorrenza). La prima vittima del "mostro" della Sony, però, non è Nintendo ma Sega, che proprio in quegli stessi mesi ha lanciato la sua nuova console Saturn. L'aggressiva politica di marketing condotta dalla Sega non può nulla contro la Playstation, che vende sempre di più, attira nuovi sviluppatori di software e ogni mese cala di prezzo. Il fenomeno inizia a preoccupare anche la Nintendo, che rinvia ancora la sua console a 64 bit e resta alla finestra, in attesa degli eventi. Si tratta, però, di una mossa sbagliata, perché Sony continua a conquistare segmenti di mercato e diventa presto l'evento tecnologico dell'anno. Gran parte del successo, naturalmente, è dovuto alle sue innovative caratteristiche hardware, che comprendono un microprocessore a 33 MhZ dedicato esclusivamente alla gestione della grafica 3D. Ma anche il Saturn è una buona macchina, eppure vende un decimo del gioiellino Sony. La verità, dunque, va cercata nell'enorme disponibilità di giochi che contraddistingue la Playstation. Ed è proprio questo il tallone d'Achille della Nintendo, che per il suo nuovissimo Ultra 64, già pronto da mesi e tecnicamente superiore a tutta la concorrenza, è riusciuta a mettere in piedi soltanto un ristretto numero di titoli. Nella seconda metà del 1996, per uscire da un'impasse che rischia di ucciderla, la Nintendo si decide a presentare la sua nuova creatura. Puntando tutto, ancora una volta, sulla carismatica figura di Mario. E anche Super Mario 64, in effetti, si rivela un gioco impressionante per giocabilità e realizzazione tecnica, riuscendo - praticamente da solo - a spingere l'Ultra 64 verso buoni risultati di vendita. Niente a che vedere, però, con le stratosferiche cifre raggiunte dalla Sony, che ormai impazza in tutti e cinque i continenti. La sfida è vinta. Molti dei videogiochi più popolari, da Tomb Raider ai titoli sportivi della Electronic Arts (la serie di Fifa, Nba e Nhl) vengono prodotti per due soli sistemi: il pc e la playstation. Non è un caso, naturalmente, che si tratti delle uniche due macchine da gioco basate su un lettore cd-rom. Con il prezzo dei masterizzatori ormai sceso a livelli accettabili, infatti, la capillare diffusione della pirateria software diventa - paradossalmente - un motivo in più per comprare un personal computer o una console della Sony invece che un Ultra 64 (che utilizza ancora le tradizionali cartucce). E titoli che, nei negozi, costano intorno agli 80 dollari, dopo qualche settimana compaiono a prezzo scontatissimo nelle bancarelle, reali o virtuali, dei pirati di tutto il pianeta.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:46