Facebook: il meglio della settimana

Il Pdl sbaracca. Almeno per ora. Senza nemmeno più burattini. L'appoggio a Monti, per quanto responsabile, non è piaciuto all'elettorato di Berlusconi (ché di quello di Alfano ancora si deve registrare traccia) a riprova che politicamente il sostegno ai tecnici, quando questi massacrano gli elettori, non paga, o perlomeno in misura assai ridotta rispetto ad una seppur politicamente irresponsabile linea di decisa rottura. 

Da questo momento partirà la doppia campagna per la riconquista dei 'tartassati' e di coloro che si rifugiano nell'antipolitica e nella deriva antisistema. Ed è noto, le derive sono più agili e repentine nelle manovre. Grillo lo ha dimostrato dissanguando, insieme alle liste civiche, un po' tutti i partiti, nonostante il presidente della Repubblica, in una delle sue solite esondazioni di ruolo, gli abbia negato il "boom". Allegri, ma non troppo, ci avviamo, intanto, alla fine dell'epoca delle elezioni nazionali: anche Tremonti ci informa che nei grandi Stati le elezioni hanno cause ed effetti extranazionali e il grande storico e filosofo Tzvetan Todorov intima alla gauche di «rinunciare al tabù della sovranità nazionale». 

Hollande, però, non sembra in linea:  la sua "indisponibilità" a rinunciare alla sovranità nazionale l'ha palesata in campagna elettorale promettendo battaglia al merkeliano fiscal compact. In attesa di capire se riuscirà a spuntare qualche briciola contro austerità europea durante il suo primo incontro del 16 maggio con la Signora d'Europa. In fondo  la rassegnazione ad accettare supinamente la prospettiva della guida extranazionale inizia a irritare anche la politica italiana che in un sussulto di fronte al  quadro di frammentazione emerso dalle amministrative, ha riavviato il dibattito sulla legge elettorale: sia a destra che a sinistra, soffia un venticello antiproporzionalista, favorevole a rivedere l' assetto istituzionale verso la scelta diretta del governo. 

LUNEDÌ
Franco Fazi: «Il senatore a vita Giulio Andreotti è stato iscritto nel registro degli indagati presso la Procura di Santa Maria Capua a Vipere. Il sostituto che ha avviato il procedimento, Giovanni Mazza di legno, per adesso si sottrae ad ogni tipo di commento. Il capo di imputazione consisterebbe nel "concorso esterno in vita eterna"».

Gabriella Dell'Agata: «Mario, un ti voglio più. Stammi a sentire. Tu se' perbene e tutto rivestito, ma i'ttu loden l'è liso che fa schifo ...e le cravatte un le posso soffrire. Tu ha' studiato, lo so, da ragioniere; tu sse' bravino e tu lavori 'n banca. Peò, se devo esser proprio franca, preferivo quell'altro, i' pputtaniere. Da quando tu ci sei si piange tutti, un si fa luce 'n viso più a nessuno; qui pe' Nnatale si farà digiuno e a San Silvestro si sarà distrutti. Lui, si sa, l'era zoccolo, ma 'n fondo l'era un pezzo di pane, un omo bono; mancava soldi? E' faceva un condono e con quello ci rimetteva a i' mmondo. Te, nulla: tu ci vo' vede' basiti, pe' icché poi? pe' ppiacere all'alemanna che 'nsiem'a i'nnano gallo la ci azzanna finché non si sarà morti e stecchiti. Da' retta, Mario, levati di torno. Ti dico bon Natale e bona fine. Lascia tornare Silvio e l'Olgettine e per noi sarà quello un gran bel giorno».

Enzo Sara: «Francia, Carla Bruni esce dall'Eliseo. Grecia, i neonazisti entrano in Parlamento. Passo dell'oca»

«Voto a perdere: Berlusconi sul risultato del Pdl: 'Non è andata male'. Già. E a Hiroshima scoppiò solo un grosso petardo»

«Grillo vieta ai suoi seguaci di partecipare ai talk show in tv. Stop alla democrazia (in) diretta» 

MARTEDÌ
Mario Bortot: «Grillo parlante sugli altari delle amministrative. Pinocchio si scalda per le politiche. Gatti e Volpi hanno già dato...»

«La passione politica? Con Grillo ci cala»

Giuseppe Di Bella: «Mi ponevo una domanda: ma Grillo quando minchia li ha vinti 50 scudetti che gira con 5 stelle?»

Mara Armani: «Però tra legger Moccia ed eleggere Moccia un po' ce ne correva»

Marco Alessandrini: «Dopo le amministrative, l'Udc liquida Fli. Pierferdi: "Ho una reputazione da difendere, devo continuare a fare Casini, anche senza Fini"».

Giovanna Prati: «Telecom Italia rinuncia al sogno di dar vita al terzo polo televisivo in Italia. Anche loro?»

Enzo Sara: «Nuove idee su come vincere e governare. D'Alema rilancia la mitica "alleanza tra progressisti e moderati". Che, tradotto in italiano, significa mettere insieme Pd, Sel e fu terzo polo. Più che Baffino "Accetto Laqualunque"»

Simone Guidi: «Yogurt Merkel: Fate l'amore con il rigore»

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:45