Rubrica: il meglio di Facebook

Partiti con la faccia feroce in vista delle amministrative ma consapevoli di non potersi permettere la caduta del governo che comporterebbe la riaccensione delle speculazioni finanziarie. Sia Pdl, sfilacciato tra "filo leghisti" e "filo casinisti" sia il Pd, diviso "con riporto" e alle prese con la Cgil, si tengono ben lontani dall'ipotesi elezioni anticipate che costringerebbe i vincitori a politiche impopolari che lasciano volentieri al governo tecnico. L'esecutivo, peraltro, sulla riforma del lavoro, con una mano ha mostrato il pugno di ferro, con l'altra ha ceduto alle pressioni di un Pd alle prese con le imminenti amministrative e con la sua ala più radicale, archiviando l'approvazione per decreto a favore del confronto e del voto in parlamento. In fondo Monti le sue gioie le ha incassate all'estero: Cina, Corea del Sud e India investiranno in Italia imprimendo un'accelerazione alla svendita del nostro paese e alla cessione progressiva di brand, pacchetti clienti e affari compresi, che saranno presto pronti per essere trasferiti nei paesi Flat tax mentre da noi la pressione fiscale seguiti a viaggiare sul 54%. Non resta che una sbronza. A proposito: il Belgio si interroga se l'alcool fa sbandare verso destra o verso sinistra in base alla scoperta secondo cui più si beve più si diventa conservatori. Sarà perché un buon bicchiere di vino favorisce il pensiero diretto e le illuminazioni improvvise liberandolo dalle sinistre "nuances elucubrazioniste"? Ubriachi a vita, allora. Il che potrebbe giovare in previsione della prossima sberla dell'Imu. Un bel manrovescio europeo, invece, lo ha preso Luigi De Magistris che si è visto negare dal Parlamento europeo l'immunità. Nemesi niente male per chi della battaglia contro l'immunità ha fatto bandiera pretendendola per sé. E Monti? Monti è felice, felice che il governo abbia «un consenso alto mentre i partiti no», supportato dal suo "portavoce" Napolitano che non vede assolutamente «esasperazioni cieche» nella società civile. Che sia troppo civile? Amen.

MARTEDI'

Simone Guidi
: «A Genova uno si candida a sindaco con "Democrazia Atea". Non ci facciamo mai mancare nulla, sembrerebbe».

Enzo Sara
: «Compendio di storia italiana: Benito Mussolini, ventennio fascista: "Noi tireremo dritto"; Giulio Andreotti, cinquantennio democristiano: " Noi tireremo a campare"; Mario Monti, biennio tecnico: "Noi tireremo la cinghia". Il rischio è che nei prossimi sei mesi da più parti si incominci a dire: "Noi tireremo le pietre !"».

Franco Bechis
: «Da oggi scoprirete chi ha salvato l'Italia dallo spread: Non Monti ma la vostra busta paga».

MERCOLEDI'

Gaetano Scaffiddi Lallaro
: «Non ci si può credere....parole dell'avvocato della Margherita: "Il partito si fidava totalmente di Lusi perchè era il capo dei Boy Scout". Non a caso Mark Twain diceva che non c'era da fidarsi dei bambini vestiti da cretini comandati da cretini vestiti da bambini».

Pierpo Branca
: «Ma l'IMUrtacci vostri»

Enzo Sara
: «L'intesa raggiunta ieri offre all'elettore una 'garanzia': dopo ogni tornata elettorale Casini (col suo 7% o quanto sarà) andrà puntualmente al governo, mentre sinistra e destra si scorneranno per vedere di volta in volta chi vince il premio di allearsi con lui, contenti tutti. Ma, almeno chiamiamolo Pateracchium»

GIOVEDI'

Mario Bortot
: «Dal diario del figlio di un dirigente Unicredit. "La crisi tocca anche noi benestanti. Da tre mesi ho ridotto la paghetta a mio figlio Giorgio da 12.000 a 11.732 euro, su indicazione del commercialista e dell'Encofin. L'impatto psicologico su Giorgio è stato minimo. Per tre giorni mi ha saltato il dolce a cena. Giorgio al terzo anno fuori corso di sociologia a Trento (sei esami fatti ma molti ormai pronti) ma ha dato soddisfazione: si è letto il Vecchio e il mare in soli 12 giorni alternandolo ad una rivista anarchica. L'altro giorno ha gettato un Rolex con certificato di garanzia nel Lambro per sentirsi più vicino alle popolazioni del Congo. Sono orgoglioso».

Enzo Sara: «Dopo l'uscita di Emilio fede da Mediaset. "Virtù teologali. Non c'è più Fede, la Speranza è ai minimo termini. Ma ci pensa il governo tecnico ad aumentare il numero di quelli che chiedono la carità»

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:42