Bla Bla Blog. Il web che straparla

Chi ha detto che i blog sono morti e sepolti? Sì, va bene, Facebook e gli altri social network ne ha fatto strage, un po' come il famoso meteorite che ha cancellato i dinosauri dalla faccia della terra lasciando campo libero ai bacarozzi giganti, alle pantegane dai denti a sciabola e ad altre curiose bestiole di cui il Governo vorrebbe nasconderci l'esistenza. Ma come dopo ogni disastro naturale che si rispetti, le specie che sopravvivono all'ecatombe finiscono per dominare l'ecosistema. Tipo le pantegane dai denti a sciabola, per l'appunto, che ancora oggi ve le raccomando. Così è stato anche per i blog. Molte delle blogstar di ieri adesso scrivono saggi e romanzi, poi firmano le prefazioni ai saggi e ai romanzi delle altre ex blogstar, chiedendo loro di restituire il favore, innescando così un circolo vizioso da cui è complicatissimo uscire, e alla fine uno scopre che forse era meglio drogarsi. Molti di quelli che prima facevano informazione ora scrivono vere e proprie testate giornalistiche. Molti tra i blogger umoristi sono diventati Spinoza.it. Molti di quelli che spaventavano la gente con le più svariate teorie del complotto adesso spaventano persino Beppe Grillo, che in confronto a loro sembra essere diventato tutto ad un tratto il Piero Angela del web. Altri, infine, hanno aperto su Facebook la fan page ufficiale delle pantegane dai denti a sciabola. E subito dopo sono stati inspiegabilmente lasciati dalla fidanzata. Ognuno di loro meriterebbe di essere visto, studiato e raccontato. E noi siamo qui per questo. Oltre che per la segreta e inconfessabile soddisfazione di strappare spazio prezioso alla pubblicità.

 

Bagni Proeliator

 

Ovvero: tutto quello che morivate dalla voglia di gridare al mondo ma a) avevate paura di svegliare i vicini, b) non sareste stati in grado di dirlo così bene, e c) in ogni caso, nessuno vi avrebbe mai dato retta. L'autore è una penna coi fiocchi, fa il giornalista free-lance, collabora con diverse testate importanti. Insomma, è uno serio. Sul suo blog, però, tratta un sacco di argomenti che seri non sono: le sfighe della vita, le donne, il sesso, le notizie dal mondo, l'alcol, e talvolta anche la cacca. Ironia sferzante, battuta sempre pronta, ed un senso dell'umorismo in grado di squassare le fondamenta di Fort Knox. Qualche mese fa ha iniziato a pubblicare un racconto a puntate del quale manca la parte finale. Roba da perderci il sonno nell'attesa. Negli Usa o in Gran Bretagna il suo creatore sarebbe già diventato un quotatissimo sceneggiatore, o un autore televisivo. Ma qui da noi la tv è importante comprarla, mica guardarla, e poi probabilmente non ha le raccomandazioni giuste. Anzi, a sentire lui, gli mancano del tutto. Chi scrive l'ha trovato per caso, così come succede per i quadrifogli e per le multe che gli ausiliari del traffico infilano con noncuranza sotto il tergicristalli. A colpire è stato un post in particolare: "Alla monta delle contadine di Codroipo vado solo per ballare". Da non perdere: la sua lettura è in grado di cambiare radicalmente la visione del mondo di una persona sana di mente, o per lo meno fermamente convinta di esserlo. Chi, per sua immensa sfortuna, non dovesse comunque imbattersi nella benché minima epifania esistenziale, avrà comunque fatto scorta di una sana dose di risate. Lui, nel senso dell'autore, si chiama Nebo. È così che si fa chiamare anche su Twitter, dove elargisce estro in pillole calibro 140 (caratteri). Lo trovate qui: www.bagniproeliator.blogspot.it

 

Svartjugend

 

Paura (poca, in verità) e delirio (quello sì, tantissimo) sul web. Umorismo nonsense che talvolta strizza l'occhio al ludolinguismo di Alessandro Bergonzoni, ma molto più spesso strizza lo stomaco del lettore che non afferra subito il concetto di fondo. Quale? Se ve lo diciamo non vale. Già dal nome si intuisce che l'autore voglia colpire duro, scimmiottando un'iconografia da totalitarismo nazista che in realtà aleggia solo in apparenza, e serve più che altro da escamotage per il "trolling" sui lettori più incauti. Tutto il resto è coprolalìa upper class. Come possa essere à la page parlare di escrementi, organi riproduttivi utilizzati in maniera impropria, amici più o meno immaginari ma sicuramente disfunzionali e onnipresenti bottiglie di birra da 66 centilitri lo si scopre solo leggendo. Ed è davvero una scoperta entusiasmante, quasi esotica: trovare le sorgenti del Nilo è stato certamente molto meno intrigante che cercare di dare un senso compiuto alle esternazioni di questo Gatto del Cheshire sotto potenti psicofarmaci. Intanto, basti sapere che nel ricorrente binomio cacca-culo c'è più fantasia e improvvisazione del duo Graziani-Pulici, e spesso l'umorismo che ne viene fuori è più sottile e arguto di quello british. Il resto è genio, ma di quello sfoderato dal Necchi di "Amici Miei". Certo, qualcono potrebbe sempre rimanerne turbato. Per questo il blog è vivamente sconsigliato ai lettori da fascia protetta o ai moralisti a mezzo servizio, ai quali peraltro sarebbe comunque sconsigliato a priori di mettere piede nell'Internet. Come l'abbiamo trovato? Tutta colpa di un collega, uno che scrive di cose serissime proprio su queste pagine, ma tra un articolo e l'altro non manca di foraggiare la sana sete di insolito della redazione. L'autore di Svartjugend asserisce di chiamarsi Marco Furlan. E chi siamo noi per obiettare davanti a tanta sicumera? Ad ogni modo, lo trovate qui: www.svartjugend.com

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:42