Germania, furti a macchia d’olio

Giallo come l’oro ma, di questi tempi, quasi più prezioso. Il crimine in Germania va a caccia di olio da cucina esausto. Nel mirino ristoranti, friggitorie, pescherie e catene di fast food. Gli oli residui stanno diventando una merce molto ricercata. C’entra il biodiesel. Il mercato (legale) funziona così: i ristoranti raccolgono l’olio da cucina esausto in appositi contenitori. Le aziende di riciclaggio lo acquistano da loro e poi lo rivendono a impianti di lavorazione o raffinerie. Attualmente, per l’olio trattato si pagano fino a 900 euro a tonnellata di olio esausto. Il mercato (illegale), invece, si basa sul prelievo coatto. Quando si ruba l’olio da cucina usato, vengono danneggiate due parti: il proprietario del ristorante e il suo fornitore di servizi di riciclaggio. Numerosi video di sorveglianza, visionati da alcuni media locali mostrano che i ladri raccolgono l’olio con secchi o lo rubano insieme al contenitore. A essere esausti sono soprattutto gli imprenditori del riciclaggio. I furti a ripetizione, racconta il sito Tagesschau, stanno mettendo a rischio gli affari di Stefan Hennig di Germersheim, nella Renania-Palatinato.

La sua azienda impiega 18 persone. I furti d’olio da cucina gli sono costati circa 40mila euro quest’anno e stanno mettendo a rischio l’esistenza stessa della sua azienda, con tutti i problemi che possono conseguire a livello occupazionale (18 dipendenti). Aziende come la sua subiscono 2 o 3 furti al giorno. I furgoni che portano la merce sono quotidianamente sotto minaccia, come un portavalori qualsiasi. Il problema, è che non si può pretendere una scorta della polizia per ogni camioncino d’olio. La Bde, l’associazione tedesca delle industrie di gestione dei rifiuti, delle acque e del riciclaggio, stima i danni annuali in milioni di euro. Diverse aziende del settore hanno dichiarato di aver presentato più di 100 denunce penali per furto, senza alcun risultato. L’ostacolo principale è che le singole stazioni di polizia locali danno per scontato che si tratti ancora di un reato minore. In realtà, si fa sempre più netta la sensazione che non si tratti di improvvisati ladri di polli.

La Bde è convinta che ci siano organizzazioni molto ben radicate nel territorio, che le autorità investigative tedesche continuano però a sottovalutare. Le indagini di cui si ha conoscenza pubblica, si fa notare, sono sempre limitate al fatto in sé, il furto, l’aggressione, e non vanno mai oltre l’opportunità di stabilire se ci sia una rete che coordina queste azioni. Al ministero dell’interno della Renania-Palatinato, dove ha sede anche l’azienda Henning, affermano di non aver riscontrato prove di criminalità organizzata. Gli episodi, però, si moltiplicano. Le pescherie sono quelle più prese di mira. L’olio si conserva in barili nel retro dell’esercizio, nascosto, ma comunque accessibile a tutti. Di solito, i ladri arrivano nelle prime ore del mattino. Chiudere la porta a chiave o con lucchetti è inutile. Non ci vuole niente a rompere una catena. La Bde aveva già messo in allerta la conferenza dei ministri della Giustizia da marzo 2023, con l’obiettivo di “svegliare” le istituzioni e sottolineare che non si trattava, e non si tratta, di un fenomeno locale, proponendo l’istituzione di procure speciali. Il Ministero della Giustizia della Sassonia, che attualmente presiede il coordinamento dei ministri, ha ammesso che la conferenza non si è mai occupata dei furti di olio alimentare esausto, nonostante le ripetute richieste della Bde.

Il caso è chiuso. Archiviato. E visto che lo Stato non se ne interessa, non resta che far da sé. Le aziende di smaltimento rifiuti stanno dotando i loro cassonetti di localizzatori Gps, quantomeno per tracciare i ladri che gli portano via l’olio. Che spesso attraversa, senza particolari ostacoli, il confine olandese. Perché tutto questo? Per il biodiesel. Il sito Sr parla ormai di “mafia dell’olio da cucina”. Il portale del canale televisivo ha avvicinato un informatore delle aziende del settore, che ha avuto contatti con alcuni membri di una banda di ladri di olio. I quali, assicura, non mostrano alcun timore di essere catturati dalle autorità tedesche, non hanno alcuna inibizione e parlando dei furti dell’olio esausto usano il termine “eldorado”. Secondo gli esperti, la domanda di olio alimentare esausto per il biodiesel continuerà a crescere nei prossimi anni e, di conseguenza, anche i prezzi saliranno. Le aziende di smaltimento temono quindi, che i furti non solo continueranno, ma aumenteranno, con tecniche sempre diverse e sempre più efficaci.

Aggiornato il 11 dicembre 2025 alle ore 09:51