Proseguono le manovre per la pace in Ucraina

Le cancellerie mondiali continuano a muoversi. Incontri, riunioni, piani e negoziazioni vanno avanti ormai da settimane. Donald Trump ha acceso la miccia del processo che sta facendo parlare di pace, nonostante tutto, Russia (seppur tiepidamente) e Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato l'importanza del dialogo costruttivo durante i negoziati tra le delegazioni ucraina e statunitense, svoltisi domenica in Florida, come riportato da Ukrinform che cita un messaggio su Telegram. “Oggi, a seguito del lavoro dei team negli Stati Uniti, il capo della delegazione ucraina Rustem Umerov ha riferito sui principali parametri del dialogo, sui suoi punti salienti e su alcuni risultati preliminari”, ha scritto Zelensky, sottolineando come “è importante che i colloqui siano stati costruttivi e che tutte le questioni affrontate durante gli incontri siano state discusse apertamente e con l’obiettivo di garantire la sovranità e gli interessi nazionali dell’Ucraina”.

Il presidente ha inoltre espresso “gratitudine agli Stati Uniti, alla squadra di Trump e al presidente degli Stati Uniti personalmente per il tempo investito così intensamente nella definizione dei passi per porre fine alla guerra”, annunciando che “Continueremo a lavorare – ha aggiunto – Attendo con ansia di ricevere un rapporto completo dal nostro team durante un incontro personale”. Secondo Ukrinform, un quadro di avanzamento concreto emerge anche dalle parole del segretario del Consiglio per la sicurezza Nazionale e la Difesa, che ha parlato di progressi significativi verso una pace definita “giusta” e di un avvicinamento delle posizioni diplomatiche tra Stati Uniti e Ucraina.

Sul fronte dei contatti europei, Zelensky è arrivato a Parigi per una visita ufficiale all’Eliseo. Nel cortile del palazzo presidenziale è stato accolto dal presidente Emmanuel Macron con un abbraccio particolarmente caloroso, prima dell’avvio del vertice bilaterale. Il leader ucraino fa tappa frequentemente nella capitale francese dalla primavera del 2022, a seguito dell’invasione russa su vasta scala. Dopo l’incontro e la dichiarazione alla stampa, è previsto un pranzo di lavoro. Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha spiegato in un’intervista pubblicata su La Tribune Dimanche che l’obiettivo dell’appuntamento è dare ulteriore impulso al negoziato: “La pace è a portata di mano, se Vladimir Putin abbandona la sua illusoria speranza di ricostituire l’impero sovietico prima di sottomettere l’Ucraina”, ha commentato. Nel pomeriggio il presidente ucraino si recherà al Quai dOrsay per due eventi istituzionali, affiancato dal ministro degli Esteri Barrot e dalla ministra della Cultura Rachida Dati. Zelensky, accompagnato dalla moglie Olena, parteciperà al lancio della stagione culturale dell’Ucraina in Francia.

Intanto, da Washington a Parigi è atteso lo stesso Rustem Umerov, reduce dalla missione in Florida, per incontrare Zelensky e riferire nel dettaglio sugli esiti dei colloqui con la delegazione statunitense. Ieri Umerov ha preso parte alla riunione di Miami con il segretario di Stato Marco Rubio, con l’inviato di Donald Trump Steve Witkoff e con Jared Kushner, genero del presidente. Secondo Axios, Witkoff volerà oggi stesso a Mosca, dove domani incontrerà Vladimir Putin. Le fonti citate dal media statunitense parlano di un confronto tra Stati Uniti e Ucraina “concentrato sulla definizione del confine di fatto con la Russia” nell’ambito di un eventuale accordo di pace. I due funzionari ucraini che hanno seguito l’incontro hanno definito le cinque ore di colloquio come “difficile” e “intenso”, ma comunque produttivo. Sul fronte russo, Putin continua a ribadire che non si fermerà finché Mosca non avrà il controllo dell’intera regione del Donbas.

A Kiev, sul fronte intero, la crisi politica interna seguita alla rimozione di Andriy Yermak continua a occupare l’agenda del presidente. Zelensky non ha ancora scelto il nuovo capo dell’Ufficio presidenziale e, secondo i media di Kiev, non lo farà prima di domani, quando rientrerà dal suo viaggio di lavoro. Le indiscrezioni indicano cinque possibili successori: il ministro della Difesa Denys Shmyhal, il vice primo ministro Mykhailo Fedorov, il capo dell’intelligence militare Kyrylo Budanov, il vicecapo dell’amministrazione presidenziale Pavlo Palisa e il primo viceministro degli Esteri Sergiy Kyslytsya, attualmente impegnato proprio nei negoziati con gli Stati Uniti.

Aggiornato il 01 dicembre 2025 alle ore 15:03