Fuoco su Kiev: piovono missili e droni russi

L’esercito russo si è accanito nella notte sulla capitale ucraina. Il cielo su Kiev è stato illuminato da uno dei raid più intensi degli ultimi mesi, con un’offensiva russa su vasta scala che – secondo i media locali – ha coinvolto centinaia di missili e droni. Le prime detonazioni sono state avvertite intorno alle 00:45 ora locale, quando testimoni hanno segnalato una serie di esplosioni diffuse nei quartieri orientali e settentrionali di Kiev. Il sindaco Vitali Klitschko ha confermato che i detriti di un drone hanno centrato un edificio residenziale di cinque piani nel distretto di Dniprovskiy, mentre un secondo incendio è divampato in un palazzo della zona di Podilskyi. Le autorità municipali segnalano vaste interruzioni di corrente in numerose aree della capitale, mentre i servizi di emergenza operano in condizioni rese difficili dalla possibilità di ulteriori attacchi.

Secondo l’Aeronautica militare ucraina, l’ondata di droni russi ha preso di mira contemporaneamente regioni centrali, meridionali ed orientali del Paese. A questa prima fase è seguito il lancio di decine di missili da crociera e balistici, che ha spinto le autorità a dichiarare allarmi antiaerei in tutto il territorio nazionale. Parallelamente, nella notte Kiev ha rivendicato un attacco con droni contro la città portuale russa di Novorossijsk. Fonti locali, citate dai media ucraini, riferiscono di danni significativi al terminal petrolifero di Sheskharis, uno snodo chiave per le esportazioni di Transneft. Le esplosioni avrebbero coinvolto anche un’imbarcazione civile, con tre membri dell’equipaggio feriti.

Nel suo messaggio mattutino alla nazione, il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato la strategia russa affermando che i raid sono stati “ben calcolati” e che si è trattato di “un attacco deliberatamente calcolato il cui obiettivo era di causare la massima sofferenza alla popolazione e il massimo danno alle infrastrutture civili”. Zelensky ha inoltre precisato che, nelle ultime ore, Mosca ha lanciato contro l’Ucraina “430 droni e 18 missili balistici”. Il bilancio provvisorio parla di almeno quattro vittime – di cui una nella capitale – mentre i feriti nel solo attacco su Kiev sono saliti a 24, secondo quanto riportato dai media locali. Klitschko ha annunciato che almeno 11 edifici residenziali sono stati colpiti e che oltre 40 persone sono state evacuate dai soccorritori, impegnati in operazioni che proseguono senza sosta.

Passando alla difficile situazione al fronte, secondo Zelensky la Russia starebbe cercando di catturare Pokrovsk per convincere il presidente Usa Donald Trump che l’Ucraina deve abbandonare il Donbas per porre fine alla guerra. “Non possiamo lasciare l’Ucraina orientale. Nessuno lo capirà, la gente non lo capirà”, ha dichiarato Zelensky, “E, soprattutto, nessuno garantirà che, dopo aver catturato questa o quella città, non avanzeranno ulteriormente. Non c'è un deterrente”, ha ammonito. Le truppe russe sono vicine a prendere il pieno controllo di Pokrovsk. Ingenti forze stanno ormai entrando nella città semi-circondata.

Aggiornato il 14 novembre 2025 alle ore 09:54