Israele ha riaperto il valico di Zikim

Israele riapre oggi il valico di Zikim, situato tra il nord della Striscia di Gaza e il territorio dello Stato ebraico, per consentire il passaggio di nuovi aiuti umanitari verso l’enclave palestinese. Lo ha annunciato il Cogat, l’organismo del Ministero della Difesa israeliano responsabile per gli affari civili nei territori palestinesi, precisando che i convogli saranno consegnati dalle Nazioni unite e da altre organizzazioni internazionali dopo rigorose ispezioni di sicurezza condotte dall’Autorità per i valichi terrestri. Un portavoce del Cogat ha dichiarato all’Afp che il valico di Zikim resterà aperto “in modo permanente”, analogamente a quello di Kerem Shalom, nel sud della Striscia, attraverso il quale è transitata la maggior parte degli aiuti umanitari dall’inizio del conflitto. La riapertura, sottolineano fonti israeliane, mira a facilitare l’ingresso di beni di prima necessità in una fase di crescente emergenza umanitaria, aggravata dai recenti combattimenti e dal blocco dei rifornimenti.

Intanto, il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato la chiusura della radio militare Galatz, con la sospensione definitiva delle trasmissioni a partire dal 1 marzo 2026. La decisione, spiegano i media israeliani, sarà sottoposta all’approvazione del governo, ma ha già sollevato forti polemiche. Katz ha motivato la misura sostenendo che negli ultimi mesi la radio “danneggia lo sforzo bellico e il morale. La radio è stata fondata dal governo israeliano come stazione militare per dare voce e ascolto ai soldati dell’Idf e alle loro famiglie, non come piattaforma per esprimere opinioni, molte delle quali attaccano l’esercito e i suoi soldati”, ha dichiarato il ministro. Il comandante dell’emittente, Tal Lev Ram, ha espresso “grande sorpresa” per la decisione, definendola “una ferita grave alla libertà di stampa” che rischia di compromettere “il rapporto fra esercito e società”. Lev Ram ha inoltre assicurato che intende “combattere con tutti i mezzi” contro la chiusura. La stazionegemellaGalgalatz, che trasmette principalmente musica e notiziari, continuerà invece a operare regolarmente.

Sul piano politico, l’ennesimo occhiolino di Donald Trump a Benjamin Netanyahu ha catturato l’attenzione dei media. Il commander-in-chief ha inviato una lettera al presidente Isaac Herzog, invitandolo a concedere la grazia al premier Bibi, definendo il processo a suo carico “politico e ingiustificato”. La notizia, riportata da Channel 12, rivela che si tratta del secondo intervento del presidente statunitense a favore del leader israeliano, dopo la richiesta avanzata durante la sua visita a Gerusalemme lo scorso mese, in occasione dell’accordo di cessate il fuoco con Hamas. L’ufficio di Herzog ha confermato la ricezione della lettera, ribadendo in una nota ufficiale che “il presidente israeliano Herzog nutre la massima stima per il presidente Trump e continua a esprimere il suo profondo apprezzamento per il suo incrollabile sostegno a Israele, per il suo straordinario contributo al ritorno degli ostaggi, per la ridefinizione della situazione in Medio Oriente, in particolare a Gaza, e per la garanzia della sicurezza dello Stato di Israele”. Tuttavia, la presidenza ha ricordato che “chiunque chieda la grazia presidenziale deve presentare una richiesta formale secondo le procedure stabilite”.

Aggiornato il 12 novembre 2025 alle ore 14:38