Il vertice Donald Trump e Vladimir Putin si allontana. Dopo le minacce reciproche, il summit “di pace” sulla guerra russo-ucraina non è mai stato così lontano. Lo conferma lo stesso Cremlino, a seguito dell’annuncio del presidente americano di ripresa dei test sulle armi nucleari. La replica russa è stata immediata. Un fatto è certo: non esistono le condizioni per organizzare un vertice tra Putin e Trump. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov rivolgendosi alla Duma di Stato a Mosca. “Qualsiasi vertice richiede una preparazione approfondita e un’attenta valutazione di tutti gli aspetti”, ha affermato Ryabkov, sottolineando che al momento non esistono né una preparazione sufficiente, né le condizioni adeguate per un incontro di così alto livello. Putin, in una riunione del Consiglio di sicurezza, ha dichiarato di dover “rispondere in modo adeguato” a test nucleari “condotti dagli Stati Uniti o da altri Paesi”. Il presidente russo ha ribadito chiaramente che “se gli Stati Uniti o altri Paesi, che fanno parte del Trattato” di non proliferazione nucleare, “avessero condotto i test, la Russia avrebbe dovuto adottare misure adeguate in risposta”. D’altro canto, Trump, sorprendendo i commentatori internazionali, dopo uno stop di circa 30 anni, aveva detto che se “la Russia e la Cina testano armi nucleari senza dirlo, anche gli Usa faranno test”.
Il capo della Casa Bianca si è espresso a riguardo nella lunga intervista trasmessa da 60 Minutes, storico programma della Cbs. “Abbiamo più armi nucleari di qualsiasi altro Paese. La Russia è seconda. La Cina è terza, molto distante, ma sarà al livello della Russia tra cinque anni. È un tema molto importante. Abbiamo abbastanza armi nucleari per far saltare in aria il mondo 150 volte”. Perché Washington deve riprendere i test? “Beh, perché bisogna vedere come funzionano” le armi. “La Russia ha annunciato che li avrebbe eseguiti. Se ci fate caso, la Corea del Nord esegue test costantemente. Anche altri Paesi li stanno facendo. Siamo l’unico Paese che non li testa, e io voglio essere l’unico Paese che non li testa”. Mosca non ha ricevuto alcun chiarimento da Washington in merito al significato preciso delle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla ripresa dei test nucleari nel suo Paese. La Russia non ha chiarezza su cosa esattamente gli Stati Uniti intendano testare. Lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitrij Peskov durante un briefing, riferendosi all’annuncio del presidente degli Stati Uniti di aver dato ordine al Pentagono di riprendere immediatamente i test sulle armi nucleari. Trump non ha specificato a quali test si riferisse, né se questi includessero l’utilizzo di testate nucleari.
Aggiornato il 06 novembre 2025 alle ore 11:28
