Ursula von der Leyen considera “i Paesi nordici come la stella polare dell’Europa”. Lo dichiara sui social la presidente della Commissione Ue, oggi a Stoccolma. Von der Leyen ringrazia il primo ministro svedese Ulf Kristersson. “Per avermi invitato al Nordic Leaders Meeting. I Paesi nordici ci mostrano spesso la via da seguire. Mentre ci assumiamo una maggiore responsabilità per la nostra difesa comune, la vostra esperienza guiderà tutta l’Europa”. La presidente della Commissione si rivolge ai Paesi nordici, elogiando la loro capacità di risposta alle sfide di sicurezza e difesa. “Penso che siamo tutti d’accordo: nessuno lo fa come voi. Al Nord la prontezza è un tratto distintivo della società, dai rifugi di Helsinki alla Karat Academy di Copenaghen. L’ho visto con i miei occhi”.
Von der Leyen rimarca: “Proprio la scorsa settimana, al Consiglio europeo, abbiamo deciso di portare avanti la tabella di marcia dell’Europa per la prontezza sulla difesa entro il 2030. Abbiamo discusso su come mantenere il nostro forte sostegno all’Ucraina: il vostro contributo sarà essenziale, come lo è stato finora per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Dall’Artico al contrasto di un vicino dispotico a Est, la vostra esperienza sarà la bussola per l’Europa intera. Sappiamo cosa ostacola la competitività nell’Ue: la mancanza di accesso al capitale per le imprese in espansione, la burocrazia, i tempi lunghi per i permessi, un mercato unico ancora frammentato e costi energetici troppo elevati”.
Von der Leyen sottolinea che “stiamo lavorando duramente su tutti questi aspetti per semplificare, chiarire e accelerare. La nostra stella polare è il rapporto Draghi, e insieme stiamo preparando un futuro basato sulle tecnologie pulite. Non molto tempo fa, la vostra regione dipendeva fortemente dai combustibili fossili. Oggi, il 99 dell’elettricità svedese proviene da fonti rinnovabili e nucleare: è una lezione per tutta l’Europa. Avete unito neutralità climatica e competitività, e questa è la strada giusta, perché le tecnologie pulite sono dove vanno i soldi intelligenti. Vogliamo che il futuro delle tecnologie pulite si realizzi qui in Europa preservando le nostre industrie, i nostri talenti e i nostri posti di lavoro in un mondo di concorrenza agguerrita, spesso sleale. Dobbiamo sostenere più prodotti puliti europei, rafforzare settori chiave come auto e batterie, e garantire l’accesso alle materie prime essenziali con il nuovo piano Ue per le risorse”.
Aggiornato il 28 ottobre 2025 alle ore 17:38
