Sarkozy entra in carcere, i fedelissimi intonano la Marsigliese

Nicolas Sarkozy è entrato in automobile nel carcere della Santé. L’ex presidente è passato tra una folla di sostenitori e amici, con i giornalisti, tenuta a distanza da uno schieramento di polizia. Con lui, uno degli avvocati che lo difende, Christophe Ingrain, che ha lasciato il suo cliente per uscire dal carcere in auto e rilasciare alcune dichiarazioni ai giornalisti. I parenti, amici e i fedelissimi dell’ex capo di Stato francese, si erano riuniti da questa mattina sotto la sua abitazione nel 16/o arrondissement di Parigi, in attesa che lasciasse l’abitazione per recarsi nel carcere della Santé, dove è stato rinchiuso per scontare la condanna a 5 anni di carcere nel caso del finanziamento libico della sua campagna elettorale 2006. Riuniti, i seguaci, parenti e amici di Sarkozy hanno intonato a più riprese la Marsigliese.

A 70 anni, sarà il primo ex presidente della Repubblica dell’Unione europea ad essere rinchiuso in cella. È stato accompagnato dalla moglie, Carla Bruni, insieme alla quale ha salutato un centinaio di sostenitori e amici. Sarkozy ha postato un messaggio su X: “Questa mattina non mettono in carcere un ex presidente della Repubblica, ma un innocente”. Nello stesso messaggio, Sarkozy promette di continuare a “denunciare questo scandalo giudiziario, questo calvario che subisco da oltre dieci anni”. “Stamattina – ha aggiunto – provo un dolore profondo per la Francia, umiliata dall’espressione di una vendetta che ha portato l’odio ad un livello senza precedenti. Non ho dubbi, la verità trionferà. Ma il prezzo da pagare sarà stato enorme”.

I sostenitori, oltre un centinaio, lo attendevano e lo hanno voluto toccare, gli hanno stretto la mano, qualcuno lo ha abbracciato fra gli applausi e i cori. Sarkozy si è fermato con tutti, salutando e in qualche caso scambiando anche baci con i presenti. Ha salutato tutti, anche quelli che scandivano il suo nome e gridavano “Liberate Sarkozy”, dalle finestre. Carla Bruni gli è rimasta sempre vicina fino a quando è salito in macchina con l’avvocato Christophe Ingrain, camminando a testa china, senza sorridere.

‘‘Oggi, in Francia, un uomo innocente verrà incarcerato. Non presenta rischi di fuga, non è stato condannato in via definitiva, e tuttavia, viene sbattuto in carcere”. È quanto si legge in un messaggio di Giulia Sarkozy, figlia del presidente, pubblicato su Instagram da Carla Bruni Sarkozy. ‘‘Oggi, in Francia – si prosegue nel testo – un uomo innocente verrà posto in isolamento, al fianco di terroristi islamici, stupratori di bambini e narcotrafficanti. Quest’uomo non rappresenta alcun pericolo per la sicurezza dei francesi. Ma la sicurezza, quella sua, non rischia di venire minacciata ad ogni momento?”. “Quest’uomo, è mio padre”, si prosegue nel messaggio, in cui si aggiunge: “Potrebbe trattarsi del vostro, di vostro marito, di vostro fratello, di vostro figlio. Prego per il nostro Paese, la Francia, a cui si impone lo spettacolo della vergogna. Prego per tutti coloro che non sanno che portano già sulla loro coscienza la responsabilità di un tale errore’’.

L’avvocato Christophe Ingrain ha spiegato che il regime di isolamento è stato disposto in relazione alle “minacce alla sua integrità fisica” che avrebbe ricevuto. “Non posso dire di essere completamente sereno – ha aggiunto – ma ho fiducia nell’amministrazione penitenziaria”. Quanto alla richiesta di libertà, Ingrain ha spiegato che “a meno che non ci sia la volontà di tenerlo costi quel che costi in detenzione, giuridicamente non ci sono criteri che giustifichino il suo mantenimento in carcere”. Aggiungendo poi che “prove da distruggere non ce ne sono, visto che non esistono prove”.

Aggiornato il 21 ottobre 2025 alle ore 15:20