Columbus day: per gli italoamericani deve rimanere festa federale

Il secondo sondaggio di We the Italians, realizzato in collaborazione con l’Italia America reputation lab, ha confermato l’ampio sostegno della comunità italoamericana al Columbus day. La ricerca, condotta su 768 partecipanti, mostra che il 90,4 per cento degli intervistati ritiene che la ricorrenza dedicata a Cristoforo Colombo debba restare una festa federale, contro un 9,6 per cento che non è d’accordo. L’indagine, presentata sia in Italia che negli Stati Uniti, si inserisce nel contesto dell’Italian heritage month, celebrato ogni anno a ottobre, quando negli Stati Uniti si ricorda il contributo italiano alla storia americana. Come sottolineato nel documento, “per la grande maggioranza degli italoamericani, Cristoforo Colombo è da tempo – e continua a essere – un simbolo dell’orgoglio italiano”.

La rilevazione evidenzia un consenso diffuso, con differenze minime tra generi e fasce detà. Tra gli uomini, il 94,6 per cento ha risposto positivamente, mentre tra le donne l’86 per cento si è detta favorevole. Analizzando i dati per generazioni, il sostegno più alto si registra tra i nati prima del 1965 (91,7 per cento) e nella generazione Z (93,7 per cento), mentre la percentuale scende lievemente tra la generazione X (87,1 per cento) e la generazione dei millennials (86,8 per cento). La geografia del consenso mostra risultati omogenei su tutto il territorio statunitense, con punte del 94,8 per cento nel Midwest e minimi dell’85,1 per cento nel West. Tra i partecipanti residenti negli Stati Uniti il 90,5 per cento sostiene il mantenimento del Columbus day, dato pressoché identico a quello generale, mentre tra le risposte provenienti dall’Italia l’88,9 per cento si è espresso nello stesso senso.

Il comunicato dell’associazione sottolinea inoltre l’importanza delle collaborazioni che hanno reso possibile l’indagine: “Con questa seconda indagine iniziamo a collaborare con alcune delle più importanti organizzazioni italoamericane”, tra cui la Conference of presidents of the major italian organizations, la Italian sons and daughters of America e la Italian american ONE VOICE coalition. Un altro aspetto significativo è rappresentato dai 539 commenti lasciati dai partecipanti, definiti da We the Italians “un tesoro di opinioni, riflessioni, sempre rispettose”, che saranno condivisi con le istituzioni italiane per arricchire il dialogo sul tema dell’identità italoamericana. Il presidente di We the Italians, Umberto Mucci, conclude il comunicato con la promessa di proseguire su questa linea: “Stiamo lavorando per coinvolgere altre importanti istituzioni italoamericane e italiane per dare un respiro ancora più grande a questa iniziativa”.

Aggiornato il 16 ottobre 2025 alle ore 10:17