
Molto americano e davvero molto bello il giallissimo dress con cintura alta celeste/viola in vita e i due favolosi orecchini di turchese pendenti enormi scelti da Melania per il Royal Banquet a Buckingham Palace.
Quando sono scesi dall’aereo, il Presidente Usa e Melania, ho temuto il peggio perché non c’era né Carlo né Camilla ad accoglierli, ma due emeriti sconosciuti. Poi però sono arrivate le carrozze reali e uno stuolo di cavalieri ad omaggiarli in lungo e in largo come dovuto.
Molto “Downton Abbey” l’accoglienza inglese reale alla “corona” laica statunitense. Una tavola reale a Corte dove le dame – tra cui Kate, moglie del principe William – e le sovrane inglesi, per quanto avessero fatto oggettivamente del proprio meglio per non sfigurare e tenere “alta la bandiera”, sapevano di muffa. Si sentiva a distanza. Ricoperte di corone d’oro e brillanti, si sentiva al di là di ogni video o fotografia l’odore stantio, di vecchio. Un odore pessimo, malgrado tutto, sebbene anche il presidente Usa non sia proprio di primo pelo, considerata l’età. Ma le idee che si portano in giro con il corpo e la faccia si “vedono”, traspaiono. Traspirano dai corpi e dai vestiti.
Detto questo, l’incontro di Donald Trump con la Regina Elisabetta era stato più autentico, più reale. Proprio perché la Regina era più “fresca” di pensiero di suo figlio Carlo. Buckingham Palace ha affossato l’Inghilterra, è noto, Washington D.C. è in pieno scarto e scatto nel rilancio della libertà e della democrazia. Il primo ministro inglese Keir Starmer non s’è visto nell’intrattenimento generale di e per Trump. Ma tanto durerà poco. Le sue idee, oltre che vecchissime, sono tremendamente superate. Il vestito americano giallo di Melania Trump ha fatto da “passaggio del Rubicone”; il dado è tratto, specchio del tempo che verrà, pur nell’umido e very ancient consesso inglese.
Aggiornato il 18 settembre 2025 alle ore 16:09