Trump vuole un meeting con Putin e Zelensky

I presupposti per un faccia a faccia sono ancora lontani. Donald Trump vorrebbe incontrare Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin in un summit a tre per porre fine una volta per tutte alla guerra in Ucraina. Dopo l’incontro positivo e produttivo tra il capo del Cremlino e Steve Witkoff, il commander-in-chief sogna di accelerare al massimo gli sforzi per la pace e mantenere una delle sue prime promesse verso l’elettorato americano e l’Occidente tutto. A rivelarlo è il New York Times, che cita fonti a conoscenza diretta della vicenda, secondo cui il presidente americano avrebbe informato della sua intenzione alcuni leader europei nel corso della giornata odierna. La Casa Bianca ha parzialmente confermato la notizia attraverso la portavoce Karoline Leavitt: “I russi hanno espresso il desiderio di incontrare il presidente Trump, e il presidente è disponibile a incontrare sia il presidente Putin che il presidente Zelensky”. Secondo quanto riferito da una fonte ucraina di alto livello, l’ipotesi del vertice è stata oggetto di discussione in una recente conversazione telefonica tra Trump e Zelensky, alla quale avrebbero preso parte anche il segretario generale della Nato Mark Rutte e i capi di governo di Regno Unito, Germania e Finlandia.

Sulla stessa linea, anche il presidente di Kiev ha rilanciato la proposta di un incontro diretto con Vladimir Putin, sottolineando l’urgenza di riaprire un canale politico ad alto livello per cercare di porre fine alla guerra. “In Ucraina abbiamo ripetutamente affermato che trovare soluzioni concrete può essere davvero efficace parlarsi a livello di leader. È necessario stabilire i tempi per un simile incontro e la gamma di questioni da affrontare”, ha scritto sui social il presidente ucraino, all’indomani della telefonata con Trump, che si è detto disponibile a vedere Putin “molto presto”. Sebbene la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen non fosse presente alla call, un portavoce dellEsecutivo Ue ha fatto sapere che “è stata informata dai leader” e che restano in corso “contatti costanti con i partner ucraini e i leader Ue, a tutti i livelli”. Il possibile formato del trilaterale, ha precisato la stessa fonte, “è ancora in fase di definizione”.

La risposta del Cremlino è arrivata nel primo pomeriggio. Il presidente russo Vladimir Putin ha frenato sull’ipotesi di un faccia a faccia con Zelensky, affermando che “siamo ancora lontani dal creare le condizioni” per un incontro. “Ho già detto più volte che non ho nulla in contrario, in generale è possibile. Ma affinché ciò accada, devono essere create determinate condizioni. Purtroppo siamo ancora lontani dal creare tali condizioni”, ha dichiarato Putin, come riportato dall’agenzia russa Tass. A raffreddare ulteriormente le aspettative su un possibile summit trilaterale è intervenuto anche il consigliere del Cremlino per la politica estera, Iuri Ushakov, che ha anche parlato ieri dopo l’incontro Putin-Witkoff. Secondo il dirigente russo, la proposta sarebbe emersa “in modo informale” durante il colloquio di ieri a Mosca tra l’inviato americano e il capo del Cremlino. “Per quel che riguarda un potenziale incontro trilaterale, tema sollevato ieri a Washington per qualche motivo, questa possibilità è stata semplicemente menzionata dall’inviato Usa durante i colloqui al Cremlino”, ha affermato Ushakov, aggiungendo che “comunque questo scenario non è stato discusso in modo specifico” e che “la parte russa ha deciso di non commentarlo completamente”. Mosca, ha proseguito Ushakov, intende invece concentrarsi su un eventuale bilaterale tra Trump e Putin, definendolo “una priorità”. Concludendo: “Proponiamo prima di tutto di focalizzarci sugli accordi per un incontro bilaterale con Trump e crediamo che sia una priorità lavorare per un incontro di successo e fruttuoso”.

Aggiornato il 07 agosto 2025 alle ore 18:33