
Una notte di attacchi russi ha sconvolto Kiev. Una vera e propria strage. Le forze armate russe hanno colpito duramente la capitale ucraina con un attacco missilistico che avrebbe causato almeno 31 morti, tra cui cinque bambini, e almeno 159 feriti, 16 dei quali minori. Il più piccolo tra le vittime aveva solo due anni. Lo riferisce l’agenzia statale Ukrinform, mentre la presidenza ucraina conferma su Telegram che “tutte le operazioni di ricerca e soccorso sono state completate”. Per la capitale è stato proclamato un giorno di lutto, mentre continuano a moltiplicarsi le reazioni internazionali. “L’ambasciata d’Italia in Ucraina espone oggi le bandiere italiana ed europea a mezz’asta, unendosi al lutto per le oltre 30 vittime, tra cui bambini, barbaramente uccise dall’ultimo attacco russo contro Kiev. Vicinanza e solidarietà all’Ucraina e al suo popolo aggredito, ferma condanna per ogni forma di violenza”, si legge in una nota diffusa dalla sede diplomatica italiana su X. Parole forti anche da parte del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha scritto: “Ancora un nuovo attacco russo a Kiev che colpisce uomini, donne e bambini. Sono tutti civili: è inaccettabile che la guerra sia ormai diretta contro di loro, compresi i bambini. Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza al popolo ucraino. L’Italia è in lutto. La Russia deve scegliere il negoziato, deve tornare a trattare per riportare la pace e la sicurezza in Europa”.
A denunciare l’ennesima strage è stato, per primo, lo stesso presidente ucraino. Volodymyr Zelensky ha attribuito l’attacco a una deliberata strategia di terrore da parte del Cremlino: “Ancora una volta, questo vile attacco della Russia dimostra che sono necessarie ulteriori pressioni su Mosca e ulteriori sanzioni. Per quanto il Cremlino ne neghi l’efficacia, queste misure funzionano e devono essere rafforzate, colpendo tutto ciò che permette il proseguimento di tali attacchi. Ed è molto importante che il mondo non taccia al riguardo. Apprezziamo il fatto che il presidente Donald Trump, i leader europei e gli altri nostri partner vedano chiaramente ciò che sta accadendo e condannino la Russia”. Intanto, Berlino ha annunciato l’invio immediato di due batterie antimissile Patriot in Ucraina. Un pacchetto che, secondo quanto comunicato dal Ministero della Difesa tedesco, sarà articolato in due fasi: “nei prossimi giorni dei lanciatori Patriot all’Ucraina, poi in un secondo momento altri componenti del sistema nel corso dei prossimi due-tre mesi”. L’accordo è stato siglato in cooperazione con Washington.
Secondo quanto reso noto, la Germania sarà anche il primo Paese a ricevere Patriot di ultima generazione di nuova produzione, come confermato dal ministro Boris Pistorius, che ha sottolineato come ciò serva a “garantire il pieno adempimento degli obblighi Nato”. Il finanziamento sarà integralmente a carico di Berlino. “La Germania è di gran lunga il più forte sostenitore dell’Ucraina nel settore della difesa aerea”, ha aggiunto Pistorius. Nel frattempo, il capo di gabinetto della presidenza ucraina, Andriy Yermak, ha avuto stamane un confronto diretto con funzionari della sicurezza di Italia, Francia, Germania e Regno Unito, per discutere le conseguenze dell’attacco e i prossimi passi nella cooperazione con gli Stati Uniti, come riportato dal Guardian. “Sono grato ai miei colleghi per le loro sincere parole di solidarietà alla nostra nazione in relazione all’ultimo barbaro bombardamento di Kiev. Ci sono già 31 morti, tra cui cinque bambini. La Russia continua il suo terrore contro i civili. Dobbiamo rafforzare la nostra risposta congiunta”, ha dichiarato.
Secondo quanto emerso, da Washington sarebbero arrivati segnali positivi: si discute di nuove sanzioni sul petrolio russo e di tariffe secondarie. Sul tavolo anche la bozza di un accordo bilaterale storico tra Ucraina e Stati Uniti in materia di sicurezza, che potrebbe essere cofinanziato dagli alleati europei.
Aggiornato il 01 agosto 2025 alle ore 16:24