Von der Leyen: “Vogliamo ristabilire scambi con Washington su basi più solide”

Ursula von der Leyen lavora per “ristabilire il partenariato con gli Stati Uniti su basi più solide”. La presidente della Commissione Ue a Tokyo, per ricevere la laurea honoris causa dall’Università di Keio, prende parte al vertice tra l’Unione europea e il Giappone, al quale partecipano anche il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e l’alta rappresentante Kaja Kallas. Von der Leyen, che affronta il tema caldo del “fronte commerciale”, sa bene che “l’87 per cento del commercio globale avviene con altri Paesi, molti dei quali alla ricerca di stabilità e opportunità. Sono qui in Giappone per approfondire i nostri legami. Paesi da tutto il mondo vengono da noi per fare affari: dall’India all’Indonesia, dal Sud America alla Corea del Sud, dal Canada alla Nuova Zelanda. Stiamo tutti cercando di forgiare la nostra forza e la nostra indipendenza. Solo lavorando insieme possiamo farlo”. La presidente della Commissione Ue sostiene di essere scossa “dal cambiamento epocale che stiamo affrontando. O ancora una volta cadere nell’errore che la tempesta passerà. Che le cose torneranno come prima se solo una guerra in una regione finisse, o un accordo tariffario venisse raggiunto o un’elezione andasse diversamente la prossima volta, perché le correnti geopolitiche incrociate sono semplicemente troppo forti. E le fondamenta stesse della nostra sicurezza e prosperità sono semplicemente troppo traballanti”. Von der Leyen invita alla lucidità “sulle sfide che ci troviamo ad affrontare in questo momento storico. Sono convinta che il periodo in cui ci troviamo ora – e il modo in cui lo gestiamo – definirà il resto di questo secolo”.

Costa, pubblicando su X la foto della stretta di mano con Ursula von der Leyen e il premier nipponico Ishiba Shigeru, ha scritto che “il mondo ha bisogno della nostra collaborazione più che mai. Siamo un modello di cooperazione che promuove la pace, la democrazia e un ordine internazionale basato sulle regole. Lavoreremo per renderlo più forte”. Nel frattempo, la Commissione Ue ha proceduto a unificare i due elenchi di contro-dazi finora messi a punto – una prima lista di misure da 21 miliardi, una seconda da 72 – e nei prossimi giorni sottoporrà le contromisure ai Paesi membri. La lista di contro-dazi non scatterà fino al prossimo 7 agosto. È quanto spiega un portavoce della Commissione Ue sottolineando che l’Esecutivo europeo sta lavorando “a potenziali nuove contromisure”. “La priorità è il negoziato ma parallelamente continua la preparazione delle contromisure”, sottolinea il portavoce. Intanto, i vertici di Ue e Giappone hanno firmato a Tokyo “l’Alleanza per la competitività”. Tale alleanza, si legge nel comunicato congiunto, si baserà su tre pilastri: “Aumentare il commercio bilaterale sfruttando appieno il potenziale dell’accordo di partenariato economico; rafforzare la sicurezza economica potenziando il dialogo economico ad alto livello, compresa la cooperazione sulle catene di approvvigionamento di materie prime; e collaborare in materia di innovazione e transizione verde e digitale”. Ue e Giappone hanno annunciato anche il dialogo sull’industria della difesa.

“Sulla base del partenariato economico coltivato negli ultimi 50 anni, l’Ue e il Giappone continuano a contribuire al mantenimento e al rafforzamento di un ordine economico stabile, prevedibile, libero, equo e basato su regole. Ribadiamo l’importanza della cooperazione tra l’Ue e il Giappone per sostenere il sistema commerciale multilaterale libero e basato su regole, con l’Organizzazione mondiale del commercio al centro, nonché la promozione di altri sforzi di cooperazione multilaterale, in particolare con l’obiettivo di garantire condizioni di parità attraverso i nostri sforzi coordinati”, si legge nella dichiarazione congiunta di Ue e Giappone. “La nostra cooperazione più stretta è diventata ancora più importante nel contesto di un quadro geopolitico globale in evoluzione e complesso, in particolare la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, le gravi sfide a un Indo-Pacifico libero e aperto, nonché altre questioni regionali e internazionali. Ci impegniamo a collaborare con partner internazionali che condividono i nostri stessi principi per affrontare queste sfide, sostenendo così il nostro forte impegno a favore di una governance globale efficace, inclusiva, equa e stabile, nonché del multilateralismo e dell’ordine internazionale basato sullo Stato di diritto, nel rispetto del diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite (Onu) come suo fondamento”, si legge ancora.

Frattanto, l’eurodeputato romeno dei conservatori di Ecr, Gheorghe Piperea, respinge le accuse secondo cui la mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen da lui promossa sarebbe stata sostenuta da Mosca e chiede alla presidente di presentare prove concrete del presunto coinvolgimento russo oppure di scusarsi pubblicamente “entro sette giorni”. In caso contrario, minaccia di intraprendere “azioni legali per danni presso la Corte di giustizia Ue, coinvolgendo anche i portavoce della Commissione”. In una dura lettera aperta indirizzata a von der Leyen, l’eurodeputato conservatore accusa la presidente della Commissione europea di diffondere “informazioni false” e definisce “infondate” sia le sue dichiarazioni che quelle del portavoce dell’esecutivo Ue Thomas Regnier, basate – sostiene – su studi “non indipendenti”. Gli studi che rilevano l’ingerenza di Mosca sulla sfiducia, evidenzia ancora Piperea, sarebbero “influenzati dall’esecutivo europeo e mirati a screditare le critiche rivolte all’operato della Commissione”. Nella missiva, l’eurodeputato rivendica infine la legittimità democratica della sua mozione di censura e ne ribadisce le motivazioni, a partire dal cosiddetto scandalo Pfizergate, da lui definito “una grave lesione alla verità e alla dignità dei cittadini europei”.

Aggiornato il 23 luglio 2025 alle ore 15:51