Kallas: “La Cina ascolti le preoccupazioni dell’Ue”

Kaja Kallas guarda a Oriente per la salvaguardia dell’Unione europea. “L’Ue deve rafforzare i suoi partenariati di sicurezza e difesa con i Paesi asiatici, sfidando le pressioni dell’Amministrazione di Donald Trump per concentrarsi solo sulla sicurezza interna dell’Europa”. Lo ha dichiarato l’alta rappresentante Ue in un’intervista al Financial Times, in occasione della missione dei vertici europei in Giappone e Cina. “Le preoccupazioni dell’Ue per la libertà di navigazione e il commercio in Asia sono motivi legittimi per essere impegnati nella regione”, ha spiegato al responsabile della diplomazia europea, definendo l’Unione come un “partner affidabile” in contrasto con gli Usa. Tra i partner asiatici dell’Ue, ha sottolineato, “la preoccupazione è quella di una crescente insicurezza” e “di chi fidarsi”. “Quello che stanno dicendo è che se gli accordi” con gli Usa “sulle questioni commerciali possono essere messi da parte, allora perché dovremmo fidarci degli accordi che abbiamo sulla sicurezza?”.

Il Pentagono, ricorda il Financial Times, ha detto ai Paesi europei che ritiene che i loro eserciti debbano assumersi maggiori responsabilità per la sicurezza nella propria regione, per consentire alle forze armate Usa di concentrarsi maggiormente sulla Cina e sull’Asia-Pacifico. Quanto al vertice Ue-Cina che si terrà giovedì a Pechino, Kallas ha detto che le preoccupazioni su questioni come le politiche commerciali della Cina e il sostegno alla guerra della Russia contro l’Ucraina rimangono degli ostacoli a relazioni più strette. “La Cina ci sta dicendo che vuole essere un buon partner”, ha spiegato. “Se si vuole avere una partnership, allora si ascoltano le preoccupazioni dell’altra parte”. Alla domanda se Ue e Usa stessero coordinando le rispettive posizioni nei confronti di Pechino, ha risposto: “Abbiamo la nostra politica sulla Cina”.

Su X Kaja Kallas interviene duramente sulla situazione di Gaza. “L’uccisione di civili in cerca di aiuti è indifendibile. Ho parlato di nuovo con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar per ricordare il nostro accordo sul flusso di aiuti e ho chiarito che le Idf devono smettere di uccidere le persone nei punti di distribuzione”. L’alta rappresentante Ue sostiene che “tutte le opzioni restano sul tavolo se Israele non mantiene le sue promesse”. La risposta di Sa’ar arriva sempre su X. “Ho parlato con l’alta rappresentante Ue Kaja Kallas della situazione a Gaza. Le ho detto che Hamas sta conducendo una campagna di menzogne, creando deliberatamente attriti tra la popolazione civile, i centri di distribuzione degli aiuti e l’Idf. È Hamas a sparare ai civili e a torturarli quando cercano di prendere gli aiuti. Mentre Israele ha detto sì all’accordo per gli ostaggi e al cessate il fuoco, Hamas sta tergiversando e sabotando i negoziati, continuando a tenere crudelmente i nostri ostaggi. La comunità internazionale non cada nella trappola di Hamas!”.

Aggiornato il 22 luglio 2025 alle ore 16:05