Wsj: “Il comandante dell’Air India spense motori”

Sono stati diffusi nuovi dettagli sul dialogo in cabina prima dello schianto. Emerge uno scenario inquietante nell’inchiesta sull’incidente di Air India. Il 12 giugno scorso il Boeing 787 della compagnia indiana, con 242 persone a bordo, è precipitato 32 secondi dopo il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad. Era diretto a Londra Gatwick. In tutto, le vittime sono 260: 241 tra quelle sull’aereo (si è salvato un passeggero, il 40enne britannico Ramesh Vishwaskumar) e 19 a terra, che si trovavano all’interno di uno degli edifici contro il quale si è schiantato il velivolo. Il rapporto preliminare ha confermato che tre secondi dopo il decollo gli interruttori che regolano il flusso di cherosene dei motori si sono spostati da “Run” a “Cutoff” senza spiegare come. In realtà, le attenzioni degli inquirenti sono indirizzate quasi esclusivamente sul comandante del volo, Sumeet Sabharwal. Una registrazione nella scatola nera del dialogo tra i due piloti indica che è stato proprio il primo ufficiale, Clive Kunder, a disattivare gli interruttori che controllavano il flusso di carburante ai motori, secondo fonti vicine alla valutazione preliminare delle prove emerse durante le indagini dei funzionari statunitensi. Il primo ufficiale del Boeing 787 Dreamliner ha chiesto al comandante, perché avesse spostato gli interruttori in posizione “cutoff” dopo il decollo, esprimendo sorpresa e andando nel panico. Mentre il comandante sembrava essere calmo.

Come scrive il Corriere della Sera, ora è il Wall Street Journal a confermare la dinamica, citando funzionari statunitensi a conoscenza del contenuto dei file audio. Materiale che è stato ascoltato direttamente anche da Jennifer Homendy, numero uno dell’Ntsb, l’ente investigativo americano che indaga sugli incidenti nell’ambito dei trasporti. Una ricostruzione che da un lato solleva completamente Boeing e Ge Aerospace, rispettivamente costruttore del velivolo e dei propulsori. Ma dall’altro lato getta un’ombra sugli investigatori indiani che hanno omesso questo dettaglio nel rapporto preliminare.

Un rapporto preliminare dell’inchiesta, pubblicato la scorsa settimana, aveva riassunto lo scambio di battute in cabina, ma non aveva specificato quale pilota avesse detto cosa. Il comandante del volo, Sumeet Sabharwal, era un veterano di lunga data, mentre il primo ufficiale, Clive Kunder, aveva poco più di 30 anni. Il primo ufficiale al momento del decollo aveva i comandi e probabilmente aveva le mani occupate in quella fase, secondo i piloti statunitensi che hanno letto il rapporto delle autorità indiane. Sabharwal, in qualità di pilota di monitoraggio, avrebbe avuto le mani libere mentre supervisionava l’operazione. Il Wall Street Journal ricorda che il rapporto preliminare delle autorità indiane non è giunto ad alcuna conclusione sulle cause dell’incidente o sul motivo per cui gli interruttori del carburante siano stati disattivati. E non ha escluso possibili difetti di progettazione, malfunzionamenti o problemi di manutenzione. Campbell Wilson, amministratore delegato di Air India, ha esortato il personale della compagnia aerea a evitare di trarre conclusioni premature sull’incidente, affermando che l’indagine è “ben lungi dall’essere conclusa”. Un rappresentante della compagnia ha affermato che si continua a collaborare all’inchiesta. Un portavoce del Ministero dell’Aviazione civile indiano, a una richiesta di commento del Wall Street Journal, ha definito la versione dell’articolo “unilaterale” e non ha aggiunto altro.

Frattanto, la Federazione dei piloti indiani ha chiesto al Governo di Delhi di indagare ulteriormente su possibili incomprensioni tecniche o guasti meccanici nel Boeing 787-8. I piloti suggeriscono anche di includere esperti nella commissione di indagine. In una lettera al Ministero dell’Aviazione civile i piloti si dichiarano preoccupati per il rapporto preliminare reso noto nei giorni scorsi e sostengono che non tiene conto “in modo convincente di due scenari tecnici plausibili e già evidenziati”, che potrebbero avere causato la chiusura improvvisa dei pulsanti di alimentazione del carburante. I piloti affermano che viene suggerito un errore o una scelta suicida da parte dei piloti senza presentare nessuna prova e senza che siano stati esplorati guasti tecnici già documentati precedentemente in aerei simili.

Aggiornato il 17 luglio 2025 alle ore 16:21