
Maros Sefcovic è molto preoccupato. La guerra commerciale tra Unione europea e Stati Uniti inaugura un capitolo carico di dubbi. Per il commissario Ue al Commercio, “l’attuale incertezza causata da dazi ingiustificati non può persistere all’infinito e pertanto dobbiamo prepararci a tutti gli esiti, compresa” la possibilità “se necessario, di misure proporzionate e ponderate per ripristinare l’equilibrio nelle nostre relazioni transatlantiche. Discuterò con i ministri i prossimi passi per le prossime settimane”. Lo ha riferito lo stesso capo negoziatore Ue all’arrivo al Consiglio Commercio dell’Ue. Secondo Sefcovic, “se si parla di dazi al 30 per cento o più, ci sarà un impatto enorme sul commercio. Sarà quasi impossibile continuare gli scambi commerciali come siamo abituati nelle relazioni transatlantiche. Le catene di approvvigionamento transatlantiche ne risentirebbero pesantemente su entrambe le sponde dell’Atlantico”. Il commissario non crede “ci sia un leader industriale contento di questa politica tariffaria. Sentiamo di avere un’enorme responsabilità per la più grande relazione commerciale su questo pianeta, dimostrando enorme pazienza, quasi creatività, per trovare le soluzioni. Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare questo scenario estremamente negativo”, ha aggiunto. Sefcovic avrà un nuovo scambio con le controparti americane oggi sul dossier dei dazi. “Non riesco davvero a immaginare di rinunciare” a raggiungere un accordo “senza aver fatto un tentativo serio”, ha sottolineato. “Continuiamo a credere che il nostro rapporto transatlantico meriti una soluzione negoziata, in grado di gettare le basi per nuova stabilità e cooperazione. Per questo manteniamo aperto il dialogo con l’Amministrazione Usa” in vista della scadenza del primo agosto.
“Abbiamo accolto con rammarico e delusione la lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti all’Unione europea, soprattutto considerando la fase avanzata dei nostri negoziati in corso”, ha detto Sefcovic. Frattanto, il ministro degli Esteri della Danimarca, presidente di turno Ue, Lars Lokke Rasmussen, all’arrivo al Consiglio Ue Commercio, ha evidenziato che “mantenere l’unità” tra i Ventisette “è l’aspetto più importante”. A suo avviso, “abbiamo ancora tempo fino al primo agosto per finalizzare” l’intesa sui dazi con gli Stati Uniti, “quindi i negoziati sono in corso” e “sono certo che la conclusione sarà chiara. Vogliamo un accordo, ma deve essere un accordo equo. Se ci troviamo di fronte a dazi ingiustificati, dobbiamo essere pronti a reagire”, ha aggiunto il ministro. “Siamo 450 milioni di cittadini nell’unione doganale europea e questo ci dà un forte potere negoziale. Vogliamo un’intesa, ma se vuoi la pace, prepara la guerra”, ha sottolineato Rasmussen, ribadendo la necessità di essere “pronti a usare tutti gli strumenti a disposizione nella cassetta degli attrezzi” dell’Ue. “Dovremmo quindi prepararci non solo all’attivazione” della prima lista di controdazi congelata fino al primo agosto, ma anche a “nuove” contromisure, ha spiegato. Rasmussen manifesta “fiducia nella nostra squadra negoziale” guidata dal commissario Ue Maros Sefcovic. “Penso che tutti abbiano capito che abbiamo a che fare con una controparte che – per dirla in modo diplomatico – non è esattamente prevedibile quanto si vorrebbe. Ma questa è la realtà, ed è qualcosa con cui dobbiamo confrontarci. La posizione migliore per noi è restare uniti e comunicare verso l’esterno con un messaggio estremamente chiaro. E spero che quel messaggio chiave sia questo: non vogliamo alcuna forma di guerra commerciale, non è nell’interesse di nessuno”.
Aggiornato il 14 luglio 2025 alle ore 16:23