Alluvioni in Texas, si contano oltre cento vittime

In Texas si è consumata un’autentica catastrofe. Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime delle alluvioni. L’ultimo, riportato da Nbc News, parla di almeno 104 morti in sei contee. In quella di Kerr, la più colpita, le autorità contano 84 deceduti, 56 adulti e 28 bambini. Camp Mystic, il campo estivo al centro della tragedia nella contea di Hill, sta piangendo la scomparsa di 27 bambine e animatori. Con il passare delle ore, la speranza di ritrovare vivi gli oltre 40 dispersi nelle devastanti alluvioni che hanno colpito il Texas diminuisce. Salgono invece le polemiche e le domande sui presunti ritardi delle allerte, la mancata evacuazione e i tagli al servizio meteorologico voluti dall’allora capo del Dipartimento per l’efficienza Elon Musk. Mentre si temono nuove piogge per i prossimi giorni nella stessa zona colpita e l’emergenza rimane alta, con il presidente Donald Trump atteso nei luoghi del disastro venerdì. Le famiglie si aggrappano al miracolo, i soccorritori continuano le operazioni in modo forsennato, tuttavia il tempo nei prossimi giorni potrebbe ostacolarle. Il livello di rischio alluvioni in alcune zone del Texas centrale è stato, infatti alzato da un livello 2 su 4 a un livello 3 su 4. Lo riferisce la Cnn citando il Weather Prediction Center.

L’aggiornamento riguarda anche alcune aree di Kerr e porzioni dei bacini fluviali di Guadalupe e Llano dove appunto i soccorritori sono al lavoro da quattro giorni. Uno di loro è stato acclamato come un “eroe americano” per aver contribuito a salvare 165 persone dalle inondazioni. Unica nota positiva in una delle più letali inondazioni degli ultimi cento anni. Scott Ruskan era tra i membri della Guardia costiera schierati dopo che Trump ha firmato la dichiarazione di calamità naturale ed era responsabile del triage a Camp Mystic. “È un eroe americano il cui coraggio altruistico incarna lo spirito e la missione della Guardia Costiera degli Stati Uniti”, ha dichiarato il Dipartimento per la sicurezza interna. Si è trattato della prima missione di salvataggio nella carriera di Ruskan, ha dichiarato Kristi Noem, responsabile del dipartimento in un post su X, definendo il ventiseienne “un eroe americano”. Ruskan “ha salvato direttamente la cifra sbalorditiva di 165 vittime durante la devastante inondazione nel Texas centrale”.

Noem, il dipartimento e tutta l’amministrazione sono sotto pressione di media ed esperti che sostengono che la tragedia poteva essere evitata se l’allerta fosse arrivata in modo più tempestivo consentendo così evacuazioni di massa. La segretaria ha respinto le critiche sostenendo di non essere a conoscenza di alcun guasto nei sistemi di allerta che possa aver contribuito alla tragedia. “Il servizio meteorologico nazionale ha diramato gli avvisi quando li ha ricevuti e, sfortunatamente, in molte zone del nostro Paese si verificano alluvioni improvvise come questa”, ha detto la ministra al programma Fox & Friends sottolineando che il servizio meteorologico “si sta impegnando per introdurre nuove tecnologie e un nuovo sistema, perché è stato trascurato per anni”. Alla domanda se il disastro influenzi o modifichi i piani dell’amministrazione di eliminare gradualmente la Federal Emergency Management Agency (Fema), la protezione civile americana, Noem si è limitata a dire che gli “stati devono aiutare l’agenzia”. Un mese fa la segretaria aveva dichiarato che la Fema doveva “essere eliminata”. Il senatore repubblicano Ted Cruz ha evitato di rispondere sui ritardi o sui tagli al sevizio meteorologico nazionale. “Sono accuse di parte e non è questo il momento”, ha dichiarato il del Texas. “Il servizio meteorologico era qui”, aggiunge il senatore. “C’erano tre persone in più che lavoravano quella notte”. E il capo per l’immigrazione di Trump Tom Homan ha colto l’occasione per attaccare l’amministrazione precedente affermando che la risposta di questi giorni è stata “più rapida ed efficace di quella che avremmo visto da Joe Biden”.

Aggiornato il 08 luglio 2025 alle ore 16:14