Austria, ex studente fa strage in una scuola e si suicida: dieci morti

In una scuola di Graz, in Austria, si è consumata una strage. Sono dieci le vittime della sparatoria. Tra i morti anche l’attentatore, ex studente della scuola, mentre si registrano anche un “numero di feriti gravi a due cifre”. Al momento sarebbero 28 i feriti ricoverati negli ospedali, di cui quattro “in condizioni estremamente critiche”. Tra le vittime figurano sia insegnanti sia studenti. Lo riporta il Krone Zeitung, il più diffuso quotidiano austriaco, sottolineando che si tratta di una delle “peggiori sparatorie nella storia del Paese”. Aggiungendo che “alcune vittime sarebbero state colpite alla testa”. L’autore del fatto, che si è tolto la vita, si considerava vittima di bullismo. Era in possesso di due armi, una pistola e un fucile da caccia, e ha agito da solo. Artur A., un ragazzo austriaco di 22 anni. Dopo l’aggressione si è suicidato in uno dei bagni dell’istituto. “Ha sparato 40 colpi” in due aule, una della quali era la sua ex aula. Lo ha confermato la polizia austriaca, in conferenza stampa con il cancelliere Christian Stocker, il ministro dell’Interno Gerhard Karner e il governatore della Stiria Mario Kunasek e la sindaca della città Elke Kahr. Stocker ha annunciato tre giorni di lutto nazionale. “Tutto il Paese sarà in lutto nazionale per tre giorni”, ha detto Stocker, aggiungendo che la bandiera austriaca sarà issata a mezz’asta in tutto il Paese e che domani, alle 10 del mattino, negli uffici pubblici si osserverà un minuto di silenzio.

Il comando operativo – sottolineano i media austriaci – ha attivato il cosiddetto sistema Manv, una procedura per gestire un afflusso massiccio di feriti. Tutti gli ospedali della Stiria sono stati allertati e hanno dovuto segnalare la propria capacità. Anche i medici degli ospedali regionali e universitari sono presenti sul posto e due centri di assistenza sono stati allestiti nei pressi della scuola per le persone colpite. “Sono profondamente scioccata dalla notizia della sparatoria nella scuola in Austria. Ogni bambino dovrebbe sentirsi al sicuro a scuola e poter imparare senza paura e violenza. I miei pensieri sono rivolti alle vittime, alle loro famiglie e al popolo austriaco in questo momento buio”. Lo scrive su X l’Alta rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas. Anche la portavoce capo della Commissione europea, Paula Pinho, raggiunta dalle “notizie orribili e tragiche” sulla sparatoria nella scuola di Graz, ha espresso “le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e all’intera città” a nome dell’Europa. “Seguo con partecipazione le drammatiche notizie relative alla sparatoria in una scuola di Graz. In questo momento di profonda tristezza, facendomi interprete dei sentimenti della Repubblica italiana, desidero esprimere le più sentite condoglianze e la più sincera vicinanza alle famiglie delle vittime. Il pensiero degli italiani, e mio personale, va anche ai giovani feriti, cui auguro un pronto e pieno ristabilimento”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al presidente federale della Repubblica d’Austria, Alexander Van der Bellen.

Aggiornato il 10 giugno 2025 alle ore 17:05