
Le gazzette in Italia, in Europa e nel mondo danno notizia di una lunga telefonata tra Donald Trump, Presidente gli Stati Uniti d’America, e Vladimir Vladimirovič Putin, Presidente la Federazione Russa. I due ne hanno, poi, riferito sui mezzi di comunicazione sociale e Putin avrebbe annunciato la volontà di colpire duro l’Ucraina, come se non lo facesse da sempre dopo l’inizio dell’invasione russa, in risposta alla brillantissima operazione ucraina che ha distrutto a terra più di un terzo dei bombardieri nucleari del nemico, senza mandare al creatore neppure un essere umano (al contrario delle operazioni russe, quasi esclusivamente su civili inermi).
La stampa italiana, che da informazioni su ogni sbadiglio vaticano, riferisce di una telefonata di Putin a Leone XIV, nella quale il vescovo di Roma lo avrebbe inviato a fare un gesto di pace, ricavandone un rifiuto.
Passa sotto silenzio, invece, una nuova da molti inaspettata: durante le esercitazioni militari delle forze dell’Alleanza Atlantica in corso negli Stati baltici, le nazioni dell’Unione europea e dell’Alleanza più esposte, assieme alla Polonia, alla minaccia russa, nell’allestire ospedali da campo, s’istruisce a coprire le croci rosse su tende, tetti ed automezzi. Quel simbolo, che secondo il diritto internazionale ed umanitario dovrebbe risparmiare qualunque attacco alle strutture contrassegnate con esso, nei conflitti in corso viene usato, invece, per il tiro al bersaglio. Nulla dà più il senso dell’imbarbarimento dei tempi. È questa l’inciviltà alla quale gli esseri umani liberi debbono reagire, con tutte le forze delle loro menti, dei loro cuori e delle loro viscere!
Aggiornato il 06 giugno 2025 alle ore 10:56