
La presenza di Vladimir Putin. Prima incerta, poi smentita. E si complica il negoziato e i colloqui previsti oggi in Turchia. il governo del presidente Recep Tayyip Erdoğan sperava di imbastire per giungere a una soluzione diplomatica del conflitto tra Russia e Ucraina. Il capo di Stato turco attende nella capitale Ankara, non a Istanbul, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tuttavia i grandi assenti saranno il presidente russo Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump. Entrambi avevano lasciato aperta una possibilità fino a poche ore fa, salvo poi ritirarsi ufficialmente. A rappresentare la Russia nel negoziato sarà una delegazione di alto profilo guidata dal vicepresidente Vladimir Medinskij, affiancato dal viceministro degli Esteri Galuzin Mikhail Yuryevich, dal viceministro della Difesa Alexander Fomin e dal capo dell’intelligence militare Igor Kostyukov. Con loro anche altri quattro esperti di dossier ucraini.
L’assenza di Putin ha avuto un effetto domino: anche Donald Trump ha rinunciato, preferendo continuare il suo viaggio in Medio Oriente. Secondo quanto riferito da agenzie internazionali, al suo posto arriveranno a Istanbul gli inviati speciali della Casa Bianca, Steve Witkoff e Keith Kellogg. A guidare la delegazione americana sarà però il segretario di Stato Marco Rubio. “Il presidente degli Stati Uniti è stato più che chiaro: vuole che la guerra finisca ed è aperto a qualsiasi meccanismo che porti a una pace giusta e duratura” in Ucraina. È quanto ha dichiarato lo stesso Rubio a margine del vertice informale dei ministri degli Esteri della Nato, svoltosi ieri ad Antalya. Rubio si è già incontrato con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, lo stesso che ha avuto in giornata anche un bilaterale con il capo della diplomazia ucraina Andrii Sybiha.
In assenza di Mosca ai massimi livelli, Ankara e Washington intendono ora spingere per un cessate il fuoco di almeno 30 giorni, tentando di aprire un varco diplomatico prima dell’estate. Mentre i negoziatori si incontrano a Istanbul, Erdogan accoglierà Zelensky nella capitale Ankara. Il leader ucraino aveva fatto sapere di essere pronto a volare a Istanbul solo in caso di conferma della presenza di Putin. Una disponibilità che ha assunto il tono di una sfida simbolica, visto che il Cremlino ha escluso un viaggio del presidente in Turchia. Secondo fonti russe, i negoziati sono iniziati alle 10 ora locale – le 9 in Italia – a porte chiuse, nel complesso di Dolmabahce, lo stesso che ospitò i colloqui tra Mosca e Kiev nel marzo del 2022. “Con un’alta probabilità, i negoziati inizieranno intorno alle 10 a Dolmabahce”, ha riferito una fonte informata all’agenzia Tass. I media statali russi ricordano che “gli accordi raggiunti sono stati interrotti per colpa dell’Ucraina”, una narrazione che Mosca continua a sostenere a due anni di distanza da quel primo tentativo fallito di mediazione.
Aggiornato il 15 maggio 2025 alle ore 09:29