L’Occidente si autodistrugge

Gli stessi leader occidentali che parlano incessantemente di  voler “tutelare la democrazia” continuano a truccare le elezioni, mettere al bando i partiti politici e perseguire i candidati elettorali. La Germania ha classificato Alternative für Deutschland (AfD), ora il partito più popolare del Paese, come un “gruppo estremista” al pari delle organizzazioni terroristiche nazionali. L’Unione Europea ha aiutato i globalisti marxisti in Romania a invalidare un’elezione presidenziale e a escludere il vincitore dalla carica. Francia e Brasile hanno seguito l’esempio degli Stati Uniti, promuovendo azioni penali ridicole nei confronti di popolari politici anti-establishment, e mentre il presidente Trump non si è lasciato sopraffare dalle accuse mossegli, Marine Le Pen e Jair Bolsonaro lottano per la sopravvivenza politica.

Non dimentichiamo inoltre che la guerra tra Ucraina e Russia si trascina ancora oggi solo perché le forze statunitensi ed europee hanno contribuito a rovesciare il presidente ucraino legittimamente eletto, Viktor Yanukovich, nel 2014. Per quale motivo? Il governo di Yanukovich stava contrastando i tentativi dell’Ue di assorbire l’Ucraina nel suo impero continentale. Gli stessi portavoce della Nato e dell’Unione Europea che denunciano la conquista di Mosca del suo vicino sono per lo più infuriati perché speravano di conquistare prima l’Ucraina.

È un periodo disorientante per gli occidentali che un tempo rispettavano le proprie istituzioni civili. La mentalità della Guerra Fredda del XX secolo ha creato nette distinzioni tra sistemi chiusi e comunisti e società libere basate sui diritti. In Occidente, si potevano praticare liberamente i principi religiosi delle rispettive fedi; nelle società comuniste, ci si aspettava invece che la gente rispettasse i divieti imposti dallo Stato. In Occidente, le persone potevano godere e disporre di un bene in modo esclusivo e scambiare liberamente beni e servizi; nelle società comuniste, la gente non possedeva nulla e riceveva solo ciò che lo Stato le dava. In Occidente, si poteva esprimere la propria opinione e discutere pubblicamente nuove idee; nelle società comuniste, la gente aderiva a un’ideologia politicamente corretta sotto la costante minaccia di arresto, tortura e persino morte. L’Occidente avrebbe dovuto percorrere la strada delle libertà individuali, anche quando queste libertà permettevano a persone orribili di dire cose terribili. 

Le società occidentali non hanno sempre rispettato i principi che le distinguevano dai regimi totalitari, ma il rispetto per la libertà personale ha rappresentato un’efficace barriera di sicurezza che ha impedito ai governi occidentali di scivolare anch’essi verso il totalitarismo.

Ciò che sta accadendo oggi è completamente diverso.

I governi occidentali trattano la fede religiosa come una malattia da curare. I fedeli (in particolare cristiani ed ebrei) sono isolati dal resto della società e tenuti a nascondere le proprie convinzioni negli spazi pubblici. Le forze dell’ordine negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Europa continentale arrestano i cristiani che pregano in silenzio all’esterno delle cliniche abortive. Quando chiese e sinagoghe vengono vandalizzate o incendiate, questi crimini sono spesso giustificati e raramente risolti. In Canada, gli incendiari hanno avuto in gran parte carta bianca a causa dell’odio borderline del governo per la Chiesa Cattolica. Durante la presidenza del sedicente cattolico Joe Biden, l’Fbi ha spiato gli americani che celebravano la Messa tradizionale in latino.  I politici accusano con disinvoltura gli ebrei di genocidio (una denigrazione disgustosamente ironica) e parlano dei cristiani come “nazionalisti”, “fondamentalisti”, “estremisti di estrema Destra”, “fascisti” e “nazisti”.

L’effetto combinato di questi attacchi approvati dal governo contro i credenti è triplice: (1) la libertà religiosa viene minata; (2) la visione del mondo da parte dello Stato viene elevata al di sopra di tutte le altre; e (3) le religioni che non collaborano esplicitamente con lo Stato sono considerate minacce alla sicurezza nazionale. Queste peculiarità illustrano perfettamente l’ostilità dell’ex Unione Sovietica e del Partito Comunista Cinese nei confronti della religione. E anche l’attuale ostilità da parte dell’Occidente verso la religione.

E che dire della proprietà e del libero mercato?  La maggior parte degli occidentali è indebitata.  Affitta appartamenti o vive in case di proprietà delle banche. Guadagna appena il necessario per coprire le spese mensili e non dispone di veri risparmi.  Una parte sostanziale del loro reddito viene confiscata indirettamente attraverso normative governative o direttamente attraverso una miriade di tasse governative.  La maggior parte degli occidentali riceve degli aiuti sociali sotto forma di sussidi, prestazioni, assistenza sanitaria o reddito pensionistico.  Una quota sempre crescente della popolazione occidentale dipende quasi interamente dallo Stato.

Anche chi ha un capitale o un patrimonio è controllato dal governo.  La moneta fiat (moneta emessa dal governo non ancorata al prezzo di una materia prima come l’oro) e le banche centrali sono antitetiche a un mercato veramente libero.  Con la minaccia della violenza, i governi costringono i cittadini a comprare e vendere beni e servizi utilizzando come mezzo di scambio banconote prive di valore (uno e zero digitali).  Queste valute mantengono il loro valore solo finché la minaccia della forza da parte di un governo mantiene il monopolio dello Stato sulla moneta a corso legale.  L’oro non ha bisogno di un agente governativo armato per stabilire il suo valore.  Quando le banche centrali manipolano l’offerta di moneta, di fatto, distorcono tutti i mercati.  Creano “vincitori” e “perdenti” economici per decreto.  Questo è un segno distintivo di un’economia controllata dallo Stato, non di un libero mercato.  Aumentando l’offerta di moneta nel tempo, le banche centrali diminuiscono il valore delle valute imposte dallo Stato.  Al contrario, aumentano artificialmente il valore in valuta di case, azioni e altri beni reali.

Qual è il risultato finale?  I tassi di risparmio personale diminuiscono perché le valute fiat tenute sotto il materasso si deprezzano nel tempo.  Invece, i consumatori spendono i loro soldi o li investono in asset che sono artificialmente gonfiati.  Le persone con investimenti pensionistici diventano dipendenti dalla stampa di moneta da parte del governo perché, senza questa palese manipolazione del mercato, il valore artificialmente creato delle loro case e dei loro portafogli di investimento scomparirebbe.  I governi occidentali hanno di fatto asservito i cittadini alle banche centrali e innescato un circolo finanziario vizioso che richiede nuova spesa pubblica, salvataggi ciclici di banche e industrie e interventi regolari nei mercati dei beni di consumo.  Non c’è niente di “libero” in tutto questo.

Se nel 1900 la maggior parte degli americani viveva in aree rurali e piccole città, la spinta del XX secolo verso l’urbanizzazione ha costretto la maggior parte delle persone a vivere in spazi sempre più piccoli.  L’aumento delle tasse di proprietà e di successione e le costose normative governative hanno schiacciato la maggior parte delle piccole aziende agricole.  Le aziende agricole a conduzione familiare che ancora lottano per sopravvivere devono costantemente respingere gli attacchi dei conglomerati agricoli, dei sabotatori nazionali e stranieri, delle società di comodo cinesi e dei proprietari terrieri miliardari come Bill Gates.  Allo stesso modo, le ridicole normative dell’Unione Europea che hanno l’obiettivo di ridurre le emissioni “nette” di gas serra e l’ossessione distruttiva per il socialismo del “cambiamento climatico” stanno mandando in bancarotta gli agricoltori privati sull’altra sponda dell’Atlantico.  I governi occidentali non vogliono che i privati cittadini siano proprietari di terreni e non vogliono nemmeno che producano cibo o siano autosufficienti.  Hanno coltivato attivamente un futuro in cui i burocrati del governo e un piccolo numero di multinazionali controlleranno ogni ettaro.  Questo tipo di mondo abbraccia il collettivismo.  Niente in esso incoraggia i cittadini a essere liberi.

E la libertà di parola?  Pare che l’impegno dei governi occidentali nei confronti della libertà di espressione fosse tanto forte quanto il loro controllo relativo sulle principali fonti di informazione del pubblico.  Quando un piccolo numero di pubblicazioni nazionali, stazioni radiofoniche e studi televisivi esercitavano un’influenza indebita sull’opinione pubblica, i governi potevano plasmare indirettamente la società controllando discretamente il contenuto della comunicazione di massa.  Lo hanno fatto regolamentando le “frequenze pubbliche”, facendo pressione sulle testate giornalistiche affinché si autocensurassero, intervenendo in questioni che riguardavano la “sicurezza nazionale” e finanziando apertamente quelle stesse istituzioni giornalistiche che si presentavano falsamente come guardiani indipendenti della libera stampa.

Quando questo monopolio istituzionale è crollato con l’avvento di Internet e l’ascesa dei social media, i governi occidentali sono diventati apertamente ostili alle forme di comunicazione di massa che danno potere al grande pubblico.  A partire dagli anni Novanta, abbiamo assistito a una costante criminalizzazione della parola.  Gli strumenti normativi per contrastare i “discorsi d’odio” sono proliferati.  Sono nate agenzie governative dedite alla lotta contro la cosiddetta “disinformazione”.  Le forze di polizia nel Regno Unito, in Germania e altrove arrestano i cittadini per aver espresso “commenti impropri” online.  Di fatto, i governi occidentali stanno prendendo di mira qualsiasi informazione che minacci il loro monopolio sulle “narrazioni” ufficiali.  Il modo più efficace per farlo è intimidire e mettere a tacere le potenziali voci.  Nessun Paese che criminalizza pensieri e parole è amico della libertà di espressione.

In Occidente, le maschere sono cadute.

(*) Tratto dall’American Thinker

(**) Traduzione a cura di Angelita La Spada

Aggiornato il 14 maggio 2025 alle ore 09:31